.: Discussione: Riaprire i Navigli

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Mario Ferrandi

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Inserito da Mario Ferrandi il 2 Dic 2005 - 19:03
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Tra gli ingredienti del recente, travolgente successo della trasmissione televisiva 'Rockpolitik' di Celentano vi è stata la ricostruzione virtuale in computergraphics di come apparirebbe Milano riaprendo i navigli e proponendo un volto antropologico radicalmente altro dalla frenesia e dalla mobilità parossistica di uomini e merci su gomma e motori a scoppio che uccide noi e i nostri figli di PM10, stress, infarti

Il modello di sviluppo milanese pare centrato sul fatto che ogni mattina ci infiliamo in auto col telefonino acceso macinando chilometri per vendere aria fritta nel denaro, identità virtuali, servizi barocchi e improbabili, facendo il lavoro di tre persone e riducendo la nostra vita a un inferno dantesco, dal lunedì al venerdì  sul lavoro, nel fatidico week end sempre in fila in macchina in coda ai centri commerciali,le nuove cattedrali del neoliberismo a cui tributare culti pagani, in preda a sindrome da acquisto compulsivo, a imbottirci di oggettistica cinese trash scontata, o la domenica, allo stadio, a rimbecillirci a uso e consumo dei potentati multinazionali dell'enterteinment.

Sempre in auto e in coda abbiamo l'alternativa di raggiungere la Liguria con le ore contate a vedere una spiaggia di sassi sporchi con vista sulle petroliere in transito, a ingozzarci di troffie al pesto surgelato, ritorno la domenica entro le 16 altrimenti al casello siamo fritti

Presto, curriri 'accasa, cambiarsi e via al corso di fandango con lo sdruscio, la nostra triste coppietta sterile assediata dalle seduzioni della socialità da guardare e non toccare, corsi di shatzu, mollica di pane creativa, arte giapponese del tè

Altrimenti, alla quarta settimana in cui i conti in tasca cessano di quadrare, c'è Blockbuster dove noleggiare, courtesy la Medusa Disribuzioni,  con pochi euro, Sally ti prento Polly 3 o qualche altra barbarica boiata hollywoodiana 'per parlarne coi colleghi il lunedì', come chiosavano i compianti Gufi

Invece...

Se noi riaprissimo i navigli...

Potremmo vedere sotto i nostri piedi una città magica, d'acque, di lentezza e di socialità, in cui vivere invece che scappare...

M.