Inutile dire che è stato un bell'atto quello di sentire l'opinione dei milanesi circa la consegna di un premio che vuol sottolineare l'attenzione della città di Milano verso chi, nell'ambito cittadino, ha compiuto atti tali da meritarsi la gratitudine dei concittadini. Inutile ma non per questo meno doveroso, quindi, grazie per averlo fatto.

Il fatto è che la signora Fallaci non è cittadina milanese e non ha compiuto alcunché Milano, né è stata premiata per fatti attinenti la nostra città.

E' per queste ragioni, essenzialmente, che sfugge quale possa essere il senso di questo premio mentre sembra molto più nitida la voglia di premiare una posizione politica, legittima, ma che nulla ha a che vedere con Milano in quanto tale.
 
Io trovo molto pericolosa l'evidente politicizzazione del premio che pare essere non più destinato al cittadino milanese a cui noi, in quanto milanesi, dobbiamo riconoscenza e gratitudine mentre sembra invece destinato (anche grazie a questo precedente) a sottolineare il colore politico della maggioranza di turno.

Milano, gentile Presidente, ha bisogno di credere nelle sue tradizioni e la gente, quale che sia il colore politico di riferimento, deve poter vedere garantita la saldezza dei valori istituzionali di un comune che ha avviato in Europa la storia dei Comuni. Non ha invece bisogno di veder utilizzare un valore condiviso, quale l'Ambrogino d'Oro, per fini di parte politica o personale che sia.

Cordiali saluti