.: Discussione: PD: i luoghi della partecipazione e dell'incontro

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Nicola Licci

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Inserito da Nicola Licci il 29 Giu 2007 - 22:32
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Ho partecipato con piacere alla serata e, dal basso della mia vituperata 30ennale esperienza politica (sono iscritto ad un partito , cambiando a volte, dall'età di 17 anni ed ora ne ho circa 50) ho fatto alcune considerazioni minime.

Non ne posso più dei discorsi seri, ho bisogno di leggerezza, anche nel fare politica..... Ormai, per difesa personale , chiudo le orecchie quando sento risuonare grandi proclami politici ( ho sentito un "vecchio" non ancora trentenne affermare " noi facciamo ideologia" TERRIFICANTE, non so dire altro) , mi interessa moltissimo invece ascoltare le semplici richieste di attenzione da parte dei cittadini comuni. Questa sera ne ho ricevute alcune  e mi son premurato di fare alcune piccolissime provocazioni (un castello si costruisce mettendo la prima pietra.... ) ....

So di essere poco "politico " in questo , ma  ho fatto notare che:
1) fare politica è faticoso, come è faticosa la quotidianeità  (come sanno le coppie dopo qualche anno di convivenza.....)
2) fare politica significa ascoltare chi ti sta vicino , senza pre-giudizi, andando a leggere in "profondità" le cose che ci vengono dette
3) per fare politica ci vogliono persone che rinuncino a fette, anche consistenti, della propria vita privata, senza pretese di retribuzione per l'impegno pena la sicura delusione
4) servono luoghi fisici d'incontro........................... e noi ce li abbiamo ma dobbiamo farli conoscere a quanto pare.

Posso dire che sono cose da me frequentate da anni  per pura passione e spirito di "servizio" si diceva una volta.
L'impegno politico, per me,  è la retribuzione che dobbiamo per ripagare l'acquisto dei nostri diritti di cittadinanza e per contribuire a migliorare la vita degli altri assumendoci l'impegno in prima persona .

La mia sezione (faccio il segretario della sezione Ds "Fiorella Ghilardotti" a portavenezia oltre che di tutti i Ds della zona 3) è sempre stata aperta al punto di farla diventare un punto di riferimento  per tutta la sinistra di Milano e, le persone interessate che vogliono anche solo parlare di politica, ci trovano sempre aperti la domenica mattina (10/12.30) per fare quattro chiacchiere o prendere un aperitivo. Per noi è diventato da anni il modo di riunirci fuori dell'aridità delle convocazioni ufficiali degli organismi dirigenti.
Il riunire gli iscritti insieme ai cittadini ed agli organismi dirigenti , la domenica mattina, ci ha portato a lusinghieri risultati di adesione (il che non guasta visto che per "fare" serve anche del vile danaro) ed un modo di vivere la politica .... "leggera".

Per il futuro PD:

Per restare sulla concretezza e sulla leggerezza (mica tanto direte) io mi aspetterei che come Pd riuscissimo a fare un patto con i cittadini:
Individuare un problema, maggiormente sentito magari, impegnarci a realizzarlo e su questo chiedere la valutazione ed il riscontro degli elettori attraverso elezioni "primarie".
Poi , magari, fare anche il resto.

Sai, diranno i più con aria di sufficienza di chi deve illuminare  una mente oscurata, nessuno in Italia ha la cultura della verifica dei risultati in politica..... la politica non è una azienda si dirà, in politica nessuno mai paga i propri errori , eccetera....

Perchè no!? chiedo

E' un mio vecchio pallino dovuto alla ultra decennale esperienza di formatore. Niente è più deleterio della mancanza di controllo e di verifica.

Come dicevo, i discorsi sui massimi sistemi non  hanno più appeal nè su di me, nè su moltissimi cittadini, serve pertanto un salto di qualità fatto di concretezza, abitudine all'ascolto operoso ed è  questo che mi aspetterei dal  PD. Concretezza, responsabilità, ascolto, impegno a risolvere i problemi concreti di ogni giorno.

Credo ci sia bisogno di concretezza, di chiarezza e lealtà nei confronti del cittadino elettore, per cominciare.
Vogliamo provarci tutti insieme ?


In risposta al messaggio di Finestre su Milano inserito il 25 Giu 2007 - 13:00
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