.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Sergio Pennacchietti

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Inserito da Sergio Pennacchietti il 24 Feb 2009 - 15:37
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"I veri sostenitori" del parco delle Cave e gli amici della cascina Linterno possono a questo punto stare tranquilli (?) dopo l'approvazione del piano di bonifica dell'area Calchi Taeggi. I "cattivi" del comitato sono stati sconfitti. Ma chi ha vinto? Varrebbe la pena che se lo chiedesse ogni cittadino, preoccupato di come sta procedendo l'indiscriminato saccheggio del territorio. La risposta non può che essere una sola: ancora una volta hanno vinto i costruttori, gli speculatori, spesso ammantati di pelliccia d'agnello, al punto che qualcuno non li riconosce più. Proviamo a capire che cosa è successo intorno alla ex-cava Calchi Taeggi, utilizzata per trent'anni come discarica incontrollata per ogni genere di rifiuti (e le indagini su terreni ed acque sotterranee lo hanno dimostrato ampiamente). Che cosa hanno fatto i proprietari, consapevoli della problematicità degli interventi di recupero dell'area? Hanno "blindato" il progetto, costruendogli attorno una rete di baluardi tali da scongiurare qualsiasi pericolo di assalto da parte di chi avesse sollevato le inquietanti problematiche della contaminazione. Hanno usato i soliti sistemi: accordi per importanti cessioni (Cascina Linterno....), ricatti e/o accordi nei confronti degli amministratori per il recupero ambientale dell'area, quattrini per  opere di urbanizzazione, accordi con cooperative edilizie di vari colori, accordi con la fondazione Don Gnocchi, con Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi... A ciò si aggiunga il fatto che sull'area di Calchi Taeggi (tanto su quell'area si poteva far di tutto..) sono stati scaricati - con la connivenza dei politici di zona 7 - almeno 40.000 mq di superficie pavimentata destinati in prima battuta al P.I.I. Parri Fontanili. Così il comitato Calchi Taeggi si è trovato a combattere una battaglia (sacrosanta) contro la costruzione di 1300 appartamenti dentro l'area di una discarica (gli edifici non sono fuori dell'area di cava; ma tutti al suo interno!!) senza l'appoggio di coloro che certo avrebbero capito la gravità e l'indecenza del progetto se non fossero stati "prigionieri" della rete gettata dai costruttori e dai loro amici. C'è da riflettere per tutti. Per i politici del Consiglio Comunale, innanzitutto, che hanno approvato una destinazione d'uso senza che fosse neppure conosciuto il piano di bonifica dell'area (quante volte abbiamo sentito i "mea culpa" sussurrati da chi aveva votato il P.I.I.), lasciando poi il cerino in mano agli Enti di controllo che dopo l'approvazione politica hanno potuto sollevare solo qualche timida obiezione al minimale piano di "bonifica" presentato dai proprietari; poi per i politici del Consiglio di Zona 6, che non hanno saputo aprire tempestivamente un dibattito partecipato con i cittadini. Ma ce n'è soprattutto per tutti noi, che spesso vediamo solo le nostre ragioni (più o meno importanti) e ci facciamo le guerre tra poveri, manovrati dai soliti noti, che si rafforzano anche perché noi ci dividiamo. Sergio Pennacchietti

In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 17 Gen 2009 - 14:03
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