.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 3 Lug 2008 - 08:01
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I LUOGHI DEL CUORE 2008 - FAI

Il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) promuove anche

quest'anno un censimento di luoghi "speciali".

La novita' e' che il luogo da segnalare non e' piu' quello piu' amato, ma e'

quello "che rovina i posti che piu' ami".

http://www.iluoghidelcuore.it/

E' un'occasione che forse non merita d'esser sprecata e legalmente ineccepibile:

Ognuno puo' segnalare a sua discrezione localita' che ritiene offese nel paesaggio.

C'e' chi ha ritenuto opportuno segnalare all'attenzione del FAI il

PII Marchesi-Taggia - Parco delle Cave - Milano

(di seguito lo stralcio di un recente articolo e in allegato un'immagine complessiva)

 

Via Pompeo Marchesi, dal marzo 2007, ha subito una trasformazione radicale. Prima c’era il boschetto del Marcionino, un’area verde limitrofa al Parco delle Cave e comprendente anche una fabbrica abbandonata da bonificare, ora si ergono scheletri di palazzoni in costruzione. Il progetto prevede quattro edifici residenziali a forma di “C”, tra i 6 e gli 8 piani (28,5 metri di altezza massima), affacciati sul parco; un centro di attività commerciali (altezza 23,5 mt) in via Taggia e un asilo. Metà dei 400 appartamenti sarà in edilizia convenzionata e metà in edilizia libera. Per questo intervento, chiamato PII (Programma integrato d’intervento) Marchesi-Taggia, c’è in atto un annoso contrasto che ha visto una parte della cittadinanza opporsi ai metodi e al merito del processo decisionale che ha portato all’approvazione e ora alla costruzione dei primi. Tra le voci di dissenso anche quella di diversi consiglieri comunali e della circoscrizione 7, oltre a quella di volontari e cittadini del Comitato Salvaguardia Ambiente Zona 7.  “La gente del quartiere non è stata sufficientemente informata - osservano i cittadini -. Ci si chiede perché, se tutto è in regola, non siano stati messi cartelloni chiari e completi fuori dal cantiere. Già la definizione di PII è curiosa, perché per Programma integrato d’intervento si intende un intervento per recuperare e sistemare delle aree degradate o dismesse. Del territorio interessato, però, da riqualificare c’era solo il 40%, occupato dall’ex fabbrica. Del restante 60%, in parte addirittura boschivo (come si può constatare nella cartografia del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano) e  il 20% era territorio comunale pubblico”. Sporco? “Lasciato inspiegabilmente all'incuria che provocava insofferenza tra i cittadini. Questo PII è avversato dalla cittadinanza che da anni difende il Parco delle Cave dalle speculazioni, ma mette d’accordo parecchi partiti perché a dare il benestare ai lavori era stata la Giunta Albertini alla fine del suo mandato, però a costruire sono delle cooperative. Ora il Comune non può tornare indietro per non dover pagare fior di penali. In Consiglio Comunale, Rifondazione Comunista, Lista Ferrante, Lega Nord e Uniti con Dario Fo si sono schierati apertamente contro e quattro consiglieri (Vladimiro Merlin, Carlo Montalbetti, Matteo Salvini e Basilio Rizzo) hanno fatto tre interrogazioni alla Moratti e all’assessore Masseroli in merito”. In precedenza, erano pervenute richieste di chiarimenti dalle Regione Lombardia oltre a lettere di ItaliaNostra e Legambiente alla Soprintendenza. All’Amministrazione milanese è stato chiesto se sono state svolte tutte le verifiche del caso sul territorio, se è stata presentata una Valutazione d’Impatto Ambientale e se è stata autorizzata la copertura del fontanile Marcionino, altro nodo della diatriba, poiché i fontanili e i loro alvei, anche se asciutti devono essere per legge tutelati quale memoria storica del territorio. La risposta è stata che “[…] è risultata soggetta a vincolo paesaggistico una limitata porzione del PII […]. Trattasi nello specifico di area pubblica entro i 300 metri dai laghi (le cave del parco, n.d.r.) che non è stata oggetto di variazione urbanistica a seguito dell’approvazione del Programma integrato d’intervento, e per la quale sono previsti semplici interventi di urbanizzazione”. Per il resto il Comune afferma che “non è possibile individuare la testa del fontanile Marcionino” e che “la convenzione allegata al programma prevede che il soggetto attuatore, prima dell’esecuzione degli interventi, debba acquisire i benestare e le autorizzazioni che dovessero essere necessari alla realizzazione delle opere”. Insomma, “nulla osta all’approvazione definitiva del programma”, si legge ancora nella risposta comunale. “In merito alla verifica dell’area boscata, […] è emerso che l’area oggetto di verifica non ha le caratteristiche di bosco e pertanto non sussiste vincolo forestale né paesistico. […] Considerata la delicatezza del contesto, il PII è stato corredato di studi di analisi di impatto sulla mobilità e valutazioni di carattere ambientale con approfondimenti sugli impatti (suolo, ambiente idrico, atmosfera, rumore, produzione e gestione dei rifiuti, traffico indotto, impatto visivo)”. Ma il Comitato fa notare che l’asta del fontanile era sotto gli occhi di tutti da qualche secolo, come è evidente a tutti che un buon pezzo di essa è stato appena ricoperto da una colata di cemento: c’è però chi pretende che questo sia un amorevole atto per ‘valorizzarlo’. Inoltre ricorda che “risulta dal Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale, n.d.r.) della Provincia di Milano […] un percorso di interesse paesistico sul confine Ovest dell’area interessata dal PII Marchesi. […] Il tratto confinante con il PII Marchesi è individuato come facente parte di quei luoghi dai quali si godono ampie viste a grande distanza o con ampio campo visivo che permettono di cogliere in modo sintetico i caratteri distintivi del paesaggio”. L’antico e alberato percorso sterrato - continua il Comitato - già indicato nelle mappe teresiane del 1722, dal progetto approvato del PII Marchesi risulterebbe stravolto in principale via di transito per il nuovo quartiere. Un transito quotidiano di centinaia di autovetture: immaginate i romantici passeggi lungo quel che resterà del fontanile in mezzo ai tubi di scappamento”. Per quanto riguarda il verde, “risulta dal Piano di indirizzo forestale della Provincia di Milano […] la presenza di boschi e fasce boscate confinanti e dentro l’area del PII Marchesi” e che “l’area già verde a Nord del PII Marchesi era percepita come paesaggio del Parco delle Cave”. Sotto i riflettori anche l'Indice di Utilizzazione Territoriale altissimo: “U.T. 0,73 mq/mq, appena sotto i livelli massimi, in un ambito di grande pregio”, a ridosso dell'oasi naturalistica del Parco delle Cave, una rara perla di Milano insignita del titolo “Tesoro del Mondo” FWT-UNESCO.

Allegato Descrizione Punteggio
ingresso PdCave.pdf
132.45 KB
Foto dell'ingresso del Parco delle Cave (com'era e com'e'). 3
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In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 28 Maggio 2007 - 18:00
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