.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 31 Mar 2008 - 11:49
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MORTE DI UN FONTANILE

Dopo il 12 gennaio scorso mi era stato chiesta una sintesi del grave problema da me esposto, emblema di tutto un grave malessere cittadino: inquinamento, difesa del patrimonio ambientale, verifica della trasparenza negli affarismi che violentano paesaggio e memorie storiche.
Domande semplici e non banali, sottoscritte non solo da me, ma da altri venti tra consiglieri zonali, cittadini e volontari del Parco delle Cave, insignito del titolo “Tesoro del Mondo” FWT-UNESCO: 
1. Questo nuovo quartiere di oltre mille abitanti - ad imbuto sulle cave e senza sfoghi poiché a ridosso delle aree lacustri - come sarà strutturato con un adeguato flusso viabilistico?
2. Sarà ammissibile lo stravolgimento viabilistico di tutto il traffico veicolare di un popoloso quartiere, già complesso e spesso intasato?
3. Quale alternativa all’imbuto dell'unico e tortuoso percorso a doppio senso che sostituisce un storico sentiero costeggiato dagli alberi e dall'alveo del fontanile?
4. Il nuovo quartiere porterà l’impatto di auto, caldaie, condizionatori e di una barriera di cemento sugli habitat del Parco delle Cave: quali gli effetti previsti sul delicato contesto attiguo e protetto, rara oasi ancora respirabile di Milano e sugli stormi migratori che la sorvolano da sempre?
5. Con quali criteri paesaggistici sono stati concessi i permessi di costruire a ridosso di un percorso riconosciuto come di grande interesse paesistico?
6. Come si può pretendere di fare pagare all’intera collettività il vantaggio di pochi? Quali gli interventi per mitigare e compensare adeguatamente l’oggettiva invasività di questo Programma Integrato di Intervento, nel momento in cui Milano viene indicata dal premio Nobel per la Pace Al Gore come “una delle città più amiche dell’ambiente in Europa e nel mondo”?
Domande semplici per prevenire un disastro tipo "Punta Perotti".
Una risposta c'è stata, ma non da parte delle Istituzioni.
I lavori delle 5 cooperative hanno preso un'improvvisa impennata su tutto l'enorme fronte a ridosso delle aree naturalistiche del Parco delle Cave: tutta la zona nord est del Parco è ora un enorme cantiere e la gente si domanda cosa stia succedendo, poiché i cartelli di Legge non sono certo esplicativi, anzi incompleti.
L'altra sera, in un incontro culturale, si parlava della scomparsa progressiva dei fontanili a Milano. 
In questi giorni è avvenuto - nel solito silenzio assordante di ambientalisti e difensori del verde che ha accompagnato tutta questa vicenda trasversale - lo scempio sull'alveo dello storico fontanile Marcionino, legato alle miracolose guarigioni di don Giuseppe Gervasini, il 'Pret de Ratana', 
con gettate di cemento e sradicamento di alberi, come si evince dalle riprese della brava giornalista di Milano 2.0 Simona Mapelli.
Non un cartello esplicativo. Niente di niente per raccontare cosa stava succedendo e forse qualcuno dirà che hanno bonificato un'area degradata.
Abbiamo constatato che nel progetto si dichiarava fosse estinto dagli anni '60, ma nella cartografia del comune di Milano c'e' un preciso riferimento nel 1991.

Massimo de Rigo
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 19 Mar 2008 - 16:38
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