.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 26 Lug 2007 - 11:42
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Non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire. Tutta questa cementificazione è lacunosa fin dall'inizio e non ha lasciato spazi - per i potenti interessi trasversali in gioco - a difese mirate con la necessaria tempestività: - la variante al P.R.G. Piano Regolatore Generale è avvenuta escludendo i volontari che in passato si erano mobilitati per evitare costruzioni molto meno invasive (RSA anziani di via Broggini) - nell'ottobre 2004 il Consiglio di Zona 7 ha approvato il PII Marchesi Taggia con il sottofondo ben organizzato di acquirenti che monopolizzava la sala consiliare; - nell'ottobre 2005 l'adozione del PII Marchesi Taggia è stata resa pubblica dai referenti politici solo a cose fatte; - alla fine di gennaio 2006 si è scoperto in extremis (e fuori zona) il manifesto di Legge che pubblicizzava il PII alla cittadinanza per le dovute Osservazioni di Legge. Protocollate, lavorando di notte, dal Comitato di Salvaguardia del Parco delle Cave, da cui un giorno prima del protocollo si sono staccate improvvisamente tre associazioni che conoscevano il progetto da tempo con soci-acquirenti. Una strana coincidenza: le tre associazioni ora hanno ottenuto una propria convenzione nel Parco delle Cave; - nel febbraio 2006 il Comune di Milano ha rigettato sbrigativamente queste Osservazioni, con la motivazione  “Si ritiene che l’intervento riguardante il PII Marchesi Taggia rappresenti un’adeguata risposta all’esigenza di qualità del territorio, in un contesto residenziale e a forte vocazione ambientale, dal momento che propone una variazione del Piano Regolatore Generale vigente da una incongrua destinazione industriale (3 capannoni alti 10 mt) ad una zona di trasformazione (112,000mc), più compatibile con l’adiacente Parco..."  - nel febbraio 2006 in tempi sbalorditivi il Comune di Milano prima in Commissione Urbanistica e quindi a Palazzo Marino approva in seconda convocazione (dalla maggioranza si è staccata la Lega) il PII Marchesi Taggia; - nel'aprile 2006 la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Milano sollecita una relazione a tutti gli enti coinvolti; - nel luglio 2006 la Regione Lombardia sollecita la valutazione dell'impatto paesistico, richiede al Comune di Milano il rispetto delle distanze edificabili (300 mt) dai laghetti sorgivi dell'area naturalistica, la tutela dell’antico percorso storico e degli alvei di due antichi fontanili;  - nel settembre 2006 Legambiente e ItaliaNostra chiedono che su queste aree venga applicata l’intera procedura di impatto paesistico previsto dal P.T.P.R. della Regione Lombardia. Nel marzo 2006 viene distrutto un antico bosco ( http://www.partecipami.it/?q=node/3003/2624&single=1 ). Tutta la documentazione è sottoposta pubblicamente a Elio Veltri al Teatro 89 (che vuole una conferenza stampa) ed all'assessore al Territorio e Urbanistica Davide Boni in un'assemblea pubblica al Rosetum sulla nuova Legge di Governo del Territorio e siamo in attesa di una risposta ufficiale che divulgheremo sulla rete e ai media. Un autorevole magistrato che conobbe il Parco delle Cave quando era conteso da assassini e spacciatori, prende posizione contro l’impatto del cemento e il degrado del panorama ( http://www.partecipami.it/files/Articolo-EPolisMilano05-07-07.jpg ). Come qualcuno ha scritto, il silenzio gioca a favore del cantiere in piena attivita' all'ingresso del Parco. Stranamente nessun organo di stampa di alta diffusione ne parla. Rarissimi i periodici di informazione locale hanno dato il giusto spazio alla vicenda, come "il Rile" ( http://www.muggiano.it/RILE/ArchivioPDF/Aprile-06-B_R.pdf ) ( http://www.partecipami.it/files/area-marcionino_07.jpg ) "QuiCitta'" e "CronacaQui" ( http://www.partecipami.it/files/PII_aerea_quarto.jpg ), ma molti dei 20.000 abitanti di Quarto Cagnino restano purtroppo ignari di quello che si sta costruendo ( http://www.partecipami.it/files/ricostruzione3D.jpg ). Da marzo a giugno vengono distribuiti 500 volantini nel Parco delle Cave concordati con il Comitato di Salvaguardia, ma "il caso" scoppierà solo quando il cemento oscurerà il Parco e le mille auto giornaliere dovranno avere uno sfogo ( http://www.partecipami.it/files/PdC+PII.jpg ) ... Il Consiglio di Zona 7 ha riconfermato di ridurre ItaliaNostra ad un ruolo marginale nel Parco, lasciando cosi' senza oppositori i fautori del cemento. Aspettiamo segnali di buona volontà dalla gente. Chi vuole organizzare un comitato o scrivere un articolo su un periodico a larga diffusione sa dove trovarci.
In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 28 Maggio 2007 - 18:00
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