.: Discussione: il cemento incombe sul Parco delle Cave

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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 19 Giu 2007 - 09:09
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Ho letto con interesse le argomentazioni sull'inquinamento da PM10 di Gianni e l'analitica risposta di Daniele.
Quest'ultima mi trova completamente d'accordo, anche perché mi sembra inequivocabile come il previsto passaggio di una moltitudine (mille!) auto giornaliere in un luogo prima in gran parte boschivo (per il resto un'area dismessa) non può che essere fonte di INQUINAMENTO a tutti i livelli: atmosferico, acustico e visivo! 
In un recente viaggio in Israele ho appreso che in quel Paese ogni occasione è un motivo valido per piantumare alberi e strappare terreno al deserto. La colossale opera di forestazione, che coinvolge le energie più vitali, sta rinaturalizzando l'ambiente e migliorando il clima.


Vorrei riprendere la discussione di partenza incentrata sul cemento a ridosso del Parco delle Cave, sempre in un'ottica di civile dibattito e sulla base dei dati oggettivi che vorrei smentiti.
Si tratta di un confronto civile che procede in parallelo, con interessanti risvolti che aprono squarci inediti, anche sul Forum di ViviMilano:



Mentre i lavori dell'enorme cantiere procedono alacremente, persiste il mistero che circonda il PII Marchesi Taggia, con la novità che ora viene denominato ufficialmente "PII PARCO DELLE CAVE": un termine contradditorio poiché un PII (Programma Integrato) nasce per bonificare un ambiente degradato e NON per sostituirsi a spazi di verde!
Alla fine della scorsa settimana, assieme alle alte gru, sono infatti comparsi due cartelli, all'esterno dei comparti B1 e B2 - sull'area del bosco del Marcionino distrutto in marzo - che portano la nuova dicitura "PII PARCO DELLE CAVE" con i permessi di costruire (rispettivamente D.I.A. n.1147640 e D.I.A. n.1147549 dell'11.12.2006) con i rispettivi committenti: le cooperative "Garden" e "Nuovi orizzonti" e il progettista arch. Luisa Cortese.
I due cartelli non forniscono delucidazioni ne' immagini esplicative del progetto in corso di edificazione.


Normalmente, in un Paese civile viene illustrato alla cittadinanza cosa si sta costruendo, soprattutto se si tratta di un insediamento di grandi dimensioni in un luogo particolarmente delicato e di grande fruizione pubblica: a questo scopo, tutti gli architetti progettisti dispongono di software grafici tridimensionali (autocad 3d, archicad, art lantis, ecc) per comunicare visivamente l'edificazione. 
Nel nostro caso, si possono raccogliere solo notizie frammentarie senza fonti ufficiali, mentre la gente del quartiere chiede con sempre più insistenza  - e ne ha il sacrosanto diritto - cosa sta succedendo all'ingresso del Parco da Quarto Cagnino.


Se la democrazia si fonda su una corretta informazione, il muro di silenzio che circonda questo PII sin dall'inizio del suo lungo iter burocratico è quanto meno poco limpido. 
Per questo motivo, sabato scorso una nostra delegazione ha trascorso il pomeriggio nell'area Rossellini insieme ai fruitori del Parco per spiegare il significato di:
- quel cantiere
- quelle gru 
- quei cartelli.


Siamo volontari coinvolti da decenni nella vita del quartiere: dal primitivo comitato di cittadini al mondo dell'associazionismo, ma anche nelle scuole e nelle rispettive parrocchie. Ci siamo quindi sentiti in diritto/dovere di informare i cittadini, restando sempre nell'ambito della legalità che ci ha sempre contraddistinto, distribuendo i volantini concordati alla fine di febbraio con il Comitato delle Associazioni per la Salvaguardia del Parco delle Cave, sulla base delle "Osservazioni di Legge" presentate al progetto planivolumetrico approvato a Palazzo Marino nel febbraio del 2006 e non contestate dalle controdeduzioni del Comune di Milano. Si è trattato di una simpatica e serena assemblea con i gruppi di passaggio, almeno 500 persone, di cui abbiamo riportato due distinte reazioni:


A - due terzi dei fruitori si sono dimostrati scandalizzati per non essere stati adeguatamente informati; si sono mostrati molto interessati e disposti anche ad iniziative forti per avere la certezza di un progetto non in contrasto con l'ambiente;


B - un terzo dei fruitori ha sostenuto che era troppo tardi per muoversi, lodevole ma infruttuosa l'iniziativa. Molti di loro hanno anche riconosciuto la loro ignoranza sull'argomento mentre conoscevano bene la situazione del cantiere di villette nei pressi della cava Cabassi (bloccato in Consiglio di Zona 7) e decisamente meno invasivo.


La gente resta in attesa, quindi, di una doverosa quanto trasparente informazione.


Grazie per l'attenzione.
Massimo


In allegato:
1.2.3.4. le foto attuali del cantiere in corso del comparto B1 e B2
5.6.7. le foto della medesima area (il bosco del Marcionino) esattamente un anno fa

In risposta al messaggio di Massimo De Rigo inserito il 28 Maggio 2007 - 18:00
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