Il Parco delle Cave, all'ingresso di via Pompeo Marchesi, mi ricorda l'oasi di verde che avevo già visto nel lontano 1990, grazie a un gruppo di pochi volontari che già lo salvaguardavano e in seguito l'hanno difeso dall'invasione della droga.

Adesso stanno per essere costruiti, senza il dovuto coinvolgimento pubblico e soprattutto politico, enormi casermoni di cemento che sorgeranno a poche decine di metri dai laghetti del Parco.

Visto che qualcuno mette in primo piano il problema che a Milano sono molte le richieste di casa, soprattutto di giovani coppie, perché non edificano nuovi palazzi in aree industriali totalmente dismesse, che a Milano sono molte e non in aree già verdi, che sono poche?

Ormai è chiaro il disegno di circondare tutta l'area del Parco delle Cave da grosse cementificazioni, fregandosene dell'impatto paesaggistico e dei naturali equilibri delle componenti ambientali che subiranno inevitabili alterazioni.

In conclusione, spero che questo mio pensiero faccia riflettere chi subisce passivamente l'invasione di cemento sulle ultime oasi di verde.

Maurizio Fiore