.: Discussione: Parco delle Cave: nubi all'orizzonte

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Corrado Angione

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Inserito da Corrado Angione il 25 Maggio 2007 - 11:25
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Nubi all’orizzonte: Che cosa ancora ostacola la firma della convenzione tra Comune di Milano e Italia Nostra per la gestione del Parco delle Cave?

La convenzione con Italia Nostra per la gestione e la costruzione del Parco delle Cave è scaduta nell’ormai lontano 31 dicembre 2005, e solo l’1 febbraio scorso, finalmente, il Consiglio comunale ha approvato una delibera per la stipula del nuovo contratto di collaborazione fra il Comune di Milano e Italia Nostra.
Da ben quattro mesi sono in corso i negoziati: c’è da augurarsi che questo tempo serva a concludere un accordo soddisfacente, ma non possiamo nascondere alcune preoccupazioni.
Nei 10 anni trascorsi si è sperimentata una modalità di gestione partecipata, attraverso la quale i cittadini, i comitati, le associazioni, le scuole sono stati protagonisti, oltre che fruitori, del processo di sviluppo del Parco. Una modello di educazione ambientale, che è andato ben oltre la presenza pur importante delle associazioni insediate: in altre parole, una vera e propria “anomalia”.
A un certo punto una parte della politica ha ritenuto che tale “anomalia” andasse ricondotta alla “normalità”.
E’ quindi cambiato il rapporto fra la politica e il Parco, trasformato in bacino di consenso elettorale.
A fare da apripista ci ha pensato l’allora candidata sindaco Moratti, con la sua festa di propaganda elettorale del 1° maggio nel Parco.
Quindi, una sfilata di consiglieri comunali e di zona, in veste di elargitori di promesse e in cerca di voti.
Un altro aspetto riguarda la decisione dell’Amministrazione di stipulare contratti con alcune associazioni storicamente insediate.
Il rischio evidenziato con forza nella protesta del Comitato di salvaguardia assieme ai 16.000 cittadini che hanno firmato la petizione, ad alcune migliaia che hanno manifestato davanti a Palazzo Marino e alle personalità milanesi della cultura, dello spettacolo, delle professioni è che si scardinasse per questa via quel modello di partecipazione della città molto più ricco ampio e articolato.
A mio parere si devono definire chiaramente nel contratto di collaborazione ruoli e responsabilità.
All’Amministrazione Comunale spetti la definizione degli indirizzi e degli obiettivi, nonché il controllo.
A Italia Nostra, le cui competenze sono dimostrate sul campo nei 10 anni trascorsi, competa la gestione in collaborazione con il Comune.
Alle Associazioni il compito di promuovere la partecipazione.
Fare confusione fra questi tre ruoli sarebbe un pasticcio e un danno.
Non sappiamo se e quando si concluderà il negoziato; il tempo trascorso speriamo non sia il segno dell’ingerenza della bassa cucina politica, magari con il desiderio nemmeno troppo velato annullare la delibera del Consiglio Comunale.
Se così fosse, ai cittadini non resterebbe che tornare a far sentire nuovamente la propria voce affinchè l’interesse del Parco prevalga sui particolarismi.
Il comunicto di Italia Nostra sulla raccolta fondi non autorizzata