.: Discussione: Quali regole per un Partito veramente democratico

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Ludovico Basili

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Inserito da Ludovico Basili il 2 Giu 2007 - 19:07
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Cari tutti,
su suggerimento di Oliverio Gentile inserisco le mie impressioni sull'incontro del 31/5 che ho già inviato al Forum del Corriere, con la speranza che la mia sia sentita come una critica costruttiva.
Saluti,
L.

ieri (nota: il 31/5) sono stato alla "Presentazione del Circolo per il Partito Democratico di Milano". Ringraziando in anticipo coloro che lo hanno organizzato, devo però comunicarvi la mia disillusione. Nella testa dei molti che sono intervenuti, il pd dovrebbe essere un equivicino contenitore che rispetta tutti i canoni del politically correct democratico (associazioni, concertazioni, comitatoni, dibattitoni) per affermare il nulla. E le idee ? Non se ne parla! Per carità, le idee ci obbligano a contarci, e quindi non vanno bene! Perchè qualsiasi battaglia, a sentir loro, è minoritaria. Qualsiasi idea vale "il 4%". Come hanno fatto la Lega, Forza Italia a radicarsi e crescere? Forse perchè non avevano paura delle loro idee ? Per favore, mettiamo in campo le idee! Per Milano, io indico alcune delle mie: il progresso non è alternativo all'ambiente: sì ai nuovi progetti urbanistici, massimo appoggio bi-partisan per Expo 2015, sì alle strade (e scuse formali a chi ha buttato una parte della vita in coda sulla Valassina, la SS11, l'A4 per le nostre elucubrazioni ideologiche). Più in generale, sì alla TAV, sì alla produzione di energia e vaglio dell'ipotesi nucleare, perchè alimentare lo sviluppo con il risparmio energetico e le fonti alternative (che comunque vanno portate avanti col massimo sforzo) è far le nozze coi fichi. La sicurezza non è alternativa alla giustizia sociale: basta piccole e grosse violenze. Chi sporca la città coi graffiti, 24h di fermo in Questura e 1000 euro di multa, più danni. Tolleranza zero per i baby criminali. Milano è fatta di tanti professionisti la cui aspirazione è emergere, non le 8 ore contrattualizzate. Basta dipingerli come precari indebitati e piagnoni. Sì alla flessibilità, ma, come succede dovunque in Europa, indennità di disoccupazione di non meno di 1250 euro. Servono risorse per questo ? Non si può continuare a tassare: da Milano, parta una richiesta forte in tal senso: l'abolizione delle Province. Saluti, L.
In risposta al messaggio di Cesare Saccani inserito il 23 Maggio 2007 - 15:34
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