.: Discussione: Milano si dia un obiettivo verde ambizioso

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 24 Dic 2008 - 14:59
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Gentile Sig. Alberto,

condivido il Suo appello a un maggior senso civico, di rispetto e cura del verde e delle cose comuni, al quale mi associo.

Per quanto riguarda le altre sue considerazioni, ecco le mie.

"Piantare, piantare, piantare" significa aumentare la produzione di ossigeno in città, l'ombreggiatura e quindi ridurre la cappa di calore urbano, migliorare il decoro e la gradevolezza del vivere cittadino.

Chi vuole più verde non è contrario all'installazione di impianti di irrigazione: chi è inerte su questo punto è il Comune di Milano!!!
e sa che risposta viene data: "..perchè gli impianti di irrigazione purtroppo costano".

Io ritengo che siano un investimento nel tempo, perchè un'aiuola fiorita, cespugli e alberi verdeggianti e rigogliosi possono crescere e rinforzarsi e non rischiano di bloccare la loro crescita o addirittura di morire.
E poi ritengo che bisogna fare delle scelte di priorità: io ridurrei le sponsorizzazioni e i patrocini onerosi a iniziative di scarso valore culturale/sociale; ridurrei le spese per viaggi e delegazioni del Sindaco e degli Assessori e spenderei questi soldi in interventi strutturali. Purtroppo, di questo approccio lungimirante si vedrebbero i risultati non nell'immediato -come nel caso delle sponsorizzazioni- ma nel medio/lungo periodo e i risultati andrebbero a vantaggio di tutti e non solo di questa o quella iniziativa (peraltro non duratura, ma limitata nel tempo).

Sa, io ho provato anche a portare bottiglie d'acqua per bagnare alcune piante morenti vicino a casa mia... ma è stata una fatica di Sisifo ... e le piante sono morte comunque perchè, nella fase di attecchimento, avrebbero avuto bisogno di una irrigazione costante a goccia.
La soluzione dell'irrigazione con l'autobotte si è dimostrata nei fatti insufficiente; ho il sospetto inoltre che i manutentori incaricati di bagnare periodicamente le piante non si sono attenuti agli obblighi contrattuali, saltando qualche intervento e facendole così morire.
Il fatto che le piante morte nel periodo della garanzia debbano essere sostituite non mi consola, perchè è comunque andato perso un anno vegetativo della pianta e la nuova rischia di fare la stessa fine. Insomma per almeno 4-5 anni i cittadini continuano a vedere degli alberelli stenterelli che lottano per sopravvivere.
E' questo la Milano del 3° millennio?
Possibile che il Comune non sia in grado di fare delle scelte più incisive ed efficaci per cambiare il volto grigio di questa città?!?!


 
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
In risposta al messaggio di Alberto Capozzi inserito il 21 Dic 2008 - 21:46
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