.: Discussione: Come spende i suoi soldi il Cdz 3

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Cosimo De Monticelli

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Inserito da Cosimo De Monticelli il 18 Maggio 2007 - 14:32
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Anch’io ero presente alla commissione sull’iniziativa di “Miss zona 3”, e mi sento quindi in dovere di esprimere la mia opinione sull’argomento, in particolare come esponente di quei giovani verso cui è rivolta in particolar modo tale iniziativa (preciso che sono un ragazzo di 20 anni).
Prima di affrontare l’argomento vorrei però esprimere il mio più totale sconcerto per l’inciviltà e la bassezza dei modi in cui è degenerata tale commissione, tanto che il tempo effettivamente dedicato alla questione centrale è risultato irrisorio rispetto al tempo sprecato in insulti, recriminazioni di sbagli o scorrettezze avvenuti in passato, spesso ricordati per giustificare nuovi sbagli e nuove scorrettezze.
Tornando a noi, io sono assolutamente contrario a un iniziativa di questo genere, esattamente per le ragioni eloquentemente espresse dal consigliere Farina. Mi è sembrato di capire che questo evento serva sostanzialmente a fare pubblicità al consiglio di zona 3, che non sia altro che un “efficace evento di marketing”.
Ed è questo punto che mi lascia un po’ perplesso.
Da una parte parlare di marketing riferendosi a un organismo pubblico (come dice il consigliere Fachin) mi sembra per lo meno bizzarro.
Dall’altra, se si deve attuare un’opera di sensibilizzazione (cosa peraltro lodevole) nei confronti di una società completamente passiva, è questo il miglior modo per farlo?
Se si deve restituire ai giovani un ruolo attivo, degli interessi, delle motivazioni per partecipare all’organizzazione della loro stessa società, e quindi coinvolgerli anche nei consigli di zona, siamo sicuri che il metodo giusto stia proprio nel propinargli l’origine stessa dei loro mali? E con questo intendo dire i falsi valori che vengono quotidianamente inculcati nelle loro menti dai flussi mediatici (e ci manca pure che si aggiungano le istituzioni), che li allontanano dai veri problemi del mondo, così come dalla vera bellezza del mondo (che non risiede né nella bella donnina né nella bella macchina),
E se gli stessi mezzi di marketing, appunto, che un’azienda privata usa per annientare ogni forma di pensiero individuale al solo fine di far comprare un prodotto lo usano anche le istituzioni, non so proprio dove andremo a finire…
E se, come probabilmente è vero, la gente accorre in massa per vedere “Miss zona 3” e non si muove invece da casa per un’iniziativa di spessore minimamente maggiore, non è forse dovere delle istituzioni NON adeguarsi a questo stato di cose, ma fare in modo di risollevarsi da questo torpore culturale e rifiuto del pensiero, che io, fra l’altro, vivo quotidianamente all’università (veterinaria)?

Cosimo De Monticelli 

In risposta al messaggio di Gianluca Boari inserito il 14 Maggio 2007 - 10:02
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