.: Discussione: PAOLO SARPI: SOLIDARIETA' ALLE FORZE DELL'ORDINE

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Antonio Marino

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Inserito da Antonio Marino il 14 Apr 2007 - 15:58
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Caro Consigliere Valdameri,


innanzitutto La ringrazio per il Suo intervento. In queste ore, la situazione in Paolo Sarpi pare essere tornata tranquilla e così desidererei per ciò che concerne i nostri confronti su questo ed altri temi di pubblico interesse. Lei si è sentito offeso dalle mie parole: me ne spiaccio e me ne scuso. Tuttavia, le mie parole sono conseguenti ad una dialettica data per lo più da atteggiamenti poco costruttivi che spesso hanno contraddistinto l’area politica a cui Lei fa riferimento. Un “NO” a tutto ed il più delle volte, completamente ingiustificato se non dal preconcetto.


E’ naturale che ogni regola conosca le sue eccezioni e questo Suo ultimo commento, indubbiamente brillante per competenza ed onestà intellettuale, ritengo lo dimostri chiaramente.


Trovando avvincente il confronto con Lei in merito, vorrei formulare alcune riflessioni sul Suo pensiero. Premesso che, d’accordo con Lei, sarà compito della Magistratura far luce sui fatti e sui responsabili, posso assicurarle che nessun Funzionario di Polizia, responsabile di un servizio d’ordine pubblico, ordinerebbe una carica se non dopo aver ravvisato chiaramente l’inevitabilità. In questa circostanza, peraltro, ad aver avuto la peggio sono stati proprio gli agenti. Sembra infatti che anche dalle finestre arrivasse di tutto.


Ha ragione però quando afferma che quanto accaduto è anche conseguenza dell’immobilismo imputabile alla poca competenza (spero solo questa) di molti Assessori della Giunta precedente. Non a caso, nel segno della discontinuità, l’attuale Sindaco ne ha mandati a casa tre quarti, dislocando i rimanenti ad altri incarichi.


Circa la situazione esistente nel “perimetro della moda” e simile a Paolo Sarpi, voglio augurarmi che il pugno di ferro venga adottato anche lì. Se regole devono essere, che lo siano: ma uguali per tutti. Tuttavia, non mi pare che in quell’area esistano grossisti ma solo negozi per la vendita al dettaglio. Questo, a mio avviso, è un vantaggio non da poco. Sarà più facile gestire la situazione.


Tornando in Paolo Sarpi, quanto dice è vero: era una zona in fase di decadenza ed i vecchi commercianti e residenti, dietro ampie liquidazioni, hanno ceduto il passo alla comunità cinese. Il problema è che questa comunità non è fatta solo da educande ed onesti lavoratori: dietro ai fiorenti fatturati, spesso si nascondono drammatiche realtà: lo sfruttamento del lavoro attraverso l’impiego di manodopera clandestina e minorile, la contraffazione dei marchi, la produzione e la vendita di articoli non conformi alle direttive europee, ristoranti con cucine avulse dalle più elementari normative igienico-sanitarie, per non parlare poi della temuta mafia cinese: talmente feroce da far sembrare la nostra, un’organizzazione di rubagalline. Essa gestisce il giro della prostituzione, dell’immigrazione clandestina finanche il commercio e la somministrazione illegale di farmaci, per mano di sedicenti medici, che spesso si rivelano pericolosi per la salute.


Per quanto concerne il Comitato “Vivi Paolo Sarpi”, che sia stato inascoltato negli anni è cosa nota. Compito di questa nuova Amministrazione dovrà essere anche quello di saper ascoltare e non solo sentire la Cittadinanza. Circa il nostro, contribuire sempre con correttezza, atteggiamenti propositivi e senso civico al raggiungimento di questo scopo.


La ragione della Sua candidatura è stata quella di contribuire al progetto di una Città dei Cittadini. Pensiero del tutto condivisibile: per molti versi la Sua leva è stata anche la mia quando ho deciso di prestarmi per collaborare all’amministrazione della cosa pubblica. Quindi, se è vero come è vero che i cinesi, qui regolari, contribuenti ed osservanti delle leggi, sono da considerare anch’essi Cittadini, credo si debba fare del tutto affinché come Cittadini essi vivano: con doveri e diritti, con pari dignità di chiunque abbia scelto di vivere a Milano; utilizzando lo strumento del dialogo, ma che non sia un monologo.


Spero di trovare sempre in Lei un buon interlocutore per la realizzazione di obiettivi importanti a vantaggio della nostra Città.


Un caro saluto,


Antonio Marino

In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 13 Apr 2007 - 18:14
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