.: Discussione: Le forze dell'ordine e l'automobile...

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 17 Set 2007 - 12:33
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Prendo l'occasione di rispondere a Camillo, prendendo come riferimento le proposte di Ferdinando. Camillo giustamente si domanda:"Come mai le forze dell'ordine (polizia locale,polizia di stato,carabinieri etc.) se ne vanno sempre in giro in macchina?". Io credo che sia doveroso pensare alla difficoltà che le circoscrizioni, i cosidetti organi decentrati, hanno nel pianificare con le stesse forze dell'ordine, la polizia municipale, tanto per intendersi, ma anche la polizia di stato, canali e linee guida di intervento. Mi pare che qualcuno avesse sottolineato come fosse inadeguata una presenza sovrabbondante di agenti nelle aree del pieno centro: ed è vero, soprattutto se si pensa alla periferia, dove un intervento preventivo di garanzia della convivenza civile sui territori, sia quanto mai auspicabile. Credo, pertanto, che occorra sottolineare quanto sia poco sostenibile un comportamento di questo genere. Le pattuglie che attraversano i corsi, in pieno centro adibito a isole pedonali, danno quasi l'idea che da parte delle forze dell'ordine sono permessi alcuni comportamenti, proprio dagli organi che dovrebbero dare un certo esempio. L'adeguamento universale dovrebbe prevedere il rispetto di certe zone pedonali "erga omnes". Io credo anche allo spreco di benzina che ne deriva, anche perchè non solo il procedere lento della pattuglia in queste zone, nei parchi, determina un maggiore inquinamento ma anche maggiore consumo di carburante.
Io credo che si debba anche condividere quanto scritto da Ferdinando, soprattutto prendendo riferimento non solo dalle città europee, ma anche da quelle italiane, piccole magari, come Lucca, che prevede un servizio esterno alle cerchia delle mura contornanti la città, di trasporto delle emrci pesanti, disolcando le merci internamente alla città e lasciando gli automezzi ingombranti fuori dalla medesima. Non solo ma aggiungerei il divieto di passaggio di automezzi di grossa cilindrata e di autocarri sulle corsie preferenziali per il passaggio dei trasporti pubblici. Esiste una direttiva europea che va in questo senso, ma Milano ancora non si è adeguata. E la metropolitana: ma dove sono le linee 4 e 5. Poi si parla della realizzazione dei lavori della 5, senza sapere che fine ha fatto la 4. E poi i fondi sono stati stanziati, esiste già una società committente. Ma niente e nessuno sa quando partiranno e se partiranno i lavori. La 4 decongestionerebbe molto traffico, sopratutto in progressione verso linate. E si parla di ticket di ingresso senza implementare e rendere efficente sul territorio i servizi pubblici, come avvenuto a Londra. E si parla di prolungamento della Paullese, tangenziale, in piena città, immaginando i gravami e i cascami che ne deriverebbero. Perchè on adottare quanto già deciso in delibera dalla provincia di cremona, ossia prolungare la linea 3 verso Paullo? Forse si renderebbe la scelta del mezzo pubblico competitiva rispetto a quella del mezzo privato. Il segreto sta in questo: cosa fatta da Ken a Londra, ma non ancora discussa a Milano, seppure sia necessaria.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
In risposta al messaggio di Ferdinando Cermelli inserito il 12 Giu 2007 - 09:25
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