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Andrea Giorcelli

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Inserito da Andrea Giorcelli il 16 Nov 2007 - 00:03
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Mi dispiace che l'abbia presa in questo modo, come un fatto personale, e che si sia arrabbiata. Io parlavo in generale, non del suo comportamento individuale, ma ho preso spunto dal suo intervento per far notare a tutti come i risultati di tali piantumazioni casuali non siano stati, nella maggior parte dei casi, gradevoli.
Io non ho detto che tutte le piante che si trovano in tali spazi (che sono artificiali) debbano essere indiscriminatamente eliminate, ma che le aree cosí vadano riviste, selezionando e riordinando caso per caso, lasciando quelle che si sono sviluppate tanto da aver acquisito un certo valore o essere ritenute ormai parte integrante del giardino oppure che sono state messe con un certo criterio (es. a gruppi monospecifici, ecc.), mentre si trapianteranno, se le loro dimensioni lo consentono, quelle che, pur avendo un carattere ornamentale, sono state piantate disordinatamente o in posizioni sbagliate (per esempio talmente vicine ad altre piante da render loro difficile la crescita reciproca); infine si elimineranno solo quelle inadatte, in eccesso o insignificanti.
Né ho detto che sia brutta una pianta perché in posizione errata: la pianta in sé, se non rovinata da potature o malattie, è bella sempre, è l'insieme disordinato di piante che è brutto, questo è molto importante da capire.
La creazione di giardini e parchi è un'arte che non può essere lasciata all'improvvisazione e allo spontaneismo.

Viviamo immersi nel brutto tanto da non riconoscere piú il bello e da non ribellarci alle tante brutture.
Invece il bello, nella cura della città, non è un aspetto da sottovalutare perché fa stare tutti bene, cura l'anima: l'estetica è etica, è importantissima anche per lo stato d'animo (cioè non mi basta avere tante piante comunque disposte, ma desidero che mi diano una sensazione gradevole, di benessere, di avvicinamento alla natura...).

Non ne ho fatto poi solo una questione estetica, o meglio paesaggistica, ma anche agronomica, per la vita delle piante, che non devono essere costrette a vivere in posizioni errate, perché troppo vicino a strutture e quindi compresse da orrende potature.
Cominciamo a far capire ai cittadini che il principale nemico delle piante in città, che le rovina e le fa morire, non è l'inquinamento, non sono le malattie, non sono i parcheggi interrati (anche se sono contro l'abbattimento delle piante per realizzarli), ma sono le potature, specie se superflue, eccessive e fatte male, cioè quasi sempre. Mi sono accorto che si difendono le piante dagli abbattimenti ma nessuno dice niente contro le inutili, costose e dannose potature che le rendono brutte e pericolose. Questo, tra l'altro, deve migliorare nella nostra cultura del verde.

Insomma lei ha considerato solo la parte critica del mio contributo e non quella propositiva. Io non ho detto che i cittadini non devono piantumare, collaborando alla realizzazione del verde, ma lo devono fare nell'ambito di un progetto o di un coordinamento, per evitare che una buona volontà encomiabile, se non indirizzata, si trasformi in errori che poi è sempre piú difficile riparare.


Per gli orti, quelli abusivi, infine, penso che siano brutti e indifendibili, tutto sono tranne che verde: ricettacolo di materiali di risulta, rifiuti di tutti i tipi, persino eternit, sostanze chimiche pericolose, nascondiglio per malintenzionati, per essere risanate ampie parti di territorio la collettività deve spendere ingenti risorse per riparare i danni di chi non ha rispetto per la stessa e per l'ambiente.
Se si vuole seriamente migliorare la periferia bisogna cominciare anche a eliminare sistematicamente tutti gli orti abusivi, che ne rovinano davvero il paesaggio urbano.

Gli altri argomenti che ha segnalato sono tutte cose importanti, da affrontare e discutere in altre occasioni, nei limiti delle possibilità di un consigliere di zona.
Ma non penso sia proficuo, quando si solleva un problema, spostare l'attenzione su "ben altri" piú importanti problemi, con la nota politica del "ci sono altre priorità", tanto comoda per chi non vuole occuparsi seriamente di qualcosa o non vuole rispondere su un determinato argomento.

E tutto questo lo penso proprio perché sono Verde.


Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (gruppo Verdi)

In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 2 Nov 2007 - 15:46
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