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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 26 Marzo, 2007 - 16:14

DIFFONDERE IL PIù POSSIBILE - EMERGENCY

Milano, 25 marzo 2007
Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile
afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba
di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani. Da allora nessuno ha potuto
vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata
nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione.
Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è
rinchiuso, ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando
“con i cavi elettrici”.
Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele
Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo
italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto
potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi,
l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia.
Oggi, domenica 25, il Ministro della sanità afgano ci ha informato che in
un “alto meeting sulla sicurezza nazionale” presieduto da Hamid Karzai, è
stato deciso di non rilasciare Rahmatullah Hanefi. Ci hanno fatto capire
che non ci sono accuse contro di lui, ma che sono pronti a fabbricare
false prove.
Non è accettabile che il prezzo della liberazione del cittadino italiano
Daniele Mastrogiacomo venga pagato da un coraggioso cittadino afgano e da
Emergency. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo italiano, negli ultimi
cinque giorni, di impegnarsi per l’immediato rilascio di Rahmatullah
Hanefi e il governo ci ha assicurato che l’avrebbe fatto. Chiediamo con
forza al Governo italiano di rispettare le parola data.

Teresa Sarti Strada
Presidente di Emergency