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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 26 Marzo, 2007 - 13:56

SOSTENERE IL GOVERNO PRODI PER IL CAMBIAMENTO

Forse non è il luogo adatto, essendo questa conference un forum aperto sulle questoni della città di Milano, e che da sempre è stata tale, e in futuro rimarrà con questo obiettivo e con questa finalità, dando voce all'altra Milano che come Unione, come opposizione, stiamo costruendo in tutta la città, UNITARIAMENTE. Ma è proprio questo il motivo che mi spinge oggi, lunedì 26 marzo, a lanciare questa mia riflessione, questo mio invito, questo mio accorato appello. Pochi giorni fa una lettera aperta lanciata da elettrici ed elettori del centrosinistra, de L'Unione tutta, ha invitato, dinnanzi ai primi screzi e alle prime incrinazioni interne alla coalizione, dipanatesi con facilità in quanto, come sempre, la nostra coalizione ha maggiori punti di unità rispetto a quelli di differenzazione, che sono "plus valore" per tutta l'Unione, che fanno parte integrante di quella differenza che è parte integrante del nostro progetto, del nostro programma, della nostra proposta, della nostra idea di società, i nostri rappresentanti di Camera e Senato di ritrovare lo spirito unitario di governo, che deve condurci per questa legislatura, affrontando capitoli fondamentali per la rinascita di questo nostro Paese. Io ho sottoscritto con estrema convinzione quella lettera aperta, così come è stata sottoscritta da alcune nostre consigliere e nostri consiglieri de L'Unione al Comune di Milano, e da migliaia di elettrici e di elttori, quel popolo attivo e attento delle primarie, che ha garantito con la loro fiducia e il loro voto di eliminare un pericolo che ancora potrebbe ritornare: un governo populista e revanscista di centrodestra, di una destra non europea, non francese, ma ancora incorstata in massima parte da populismo e da spinte autoritarie. Domani non sarà un giorno come qualsiasi altro giorno di questa nostra legislatura di centrosinistra: domani si voterà al Senato e, poi, alla Camera, per il rifinanziamento della missione in Afghanistan. Non voglio entrare nel merito del dibattito, anche se credo che un passo in avanti si sia fatto nella discontinuità con l'asservimento acritico decretato dallo scorso governo di centrodestra rispetto ai dettami di un organismo non multilaterale e fortemente condizionato dalle ingerenze statunitensi, quale la cosidetta coalizione dei paesi volenterosi, non riconosciuta come soggetto internazionale nel senso legittimo del termine. Io penso che la guerra in Afghanistan non può proseguire ancora con la stessa strategia che sempre è stata la sua caratteristica: l'instabilità sociale e politica, nonchè economica di quello stato, causata da un'occupazione protratta da ben 6 anni senza nessuna via di soluzione, non può più essere tollerabile. Ed è proprio per questo che come PACUIFISTA convinto inviterei a votare la linea politica espressa nella mozione che il Governo relazionerà alle Camere, in quanto riporta il senso della POLITICA, il ruolo della DIPLOMAZIA e la parola PACE a essere protagonista in primo piano della soluzione di un conflitto che sembra non avere fine. La CONFERENZA DI PACE, si parla di questo ed è di questo di cui il nostro Ministro agli Esteri Massimo D'Alema ha parlato durante l'incontro avutosi con la segretaria di stato Condoleeza Rice, la scorsa settimana: proposta su cui esiste una forte attenzione e sostegno di altri soggetti internazionali, in primis gli stessi Stati Uniti, e che veramente concede una svolta per quella terra martoriata da anni di occupazione e da anni di guerra civile senza sosta, senza soluzione di continuità. Io vorrei, quindi, oggi, alla vigilia del dibattito parlamentare, invitare i nostri rappresentanti de L'Unione, i nostri deputati, i nostri senatori, a VOTARE con CONVINZIONE ESTREMA questa mozione, che decreta un protagonismo del nostro stato, dell'Italia, dopo 5 anni in cui il nostro Paese era privo di politica estera e in cui eravamo totalmente assoggettati, per l'irresponsabilità del precedente governo, alle ingerenze del più forte, del più prevaricante, del migliore alleato considerato in senso opportunistico. Proseguiamo nel sostenere questo nostro GOVERNO, che, e qui rientro nel "political debate", nel dibattito che riguarda la nostra città, la politica milanese, che sta dando molte opportunità a questa nostra metropoli e che trova una resistenza strumentale e propagandistica da parte di un sindaco, Moratti, che, nonostante i finanziamenti previsti e disposti, nonostante la volontà del ministero degli interni di istruire un tavolo unitario con i sindaci delle città sulla sicurezza, che è prima di trutto SOCIALE, nonostante vi siano interessi a rendere questa città protagonista sulla scena europea, in diversi ambiti, prosegue nella sua campagna elettorale senza fine, nonostante abbia una responsabilità di amministrare la città e non di accondiscendere spinte di piazza di segno opportunisticamente populistico. OCCORRE DOMANI ALLINEARSI, care deputate e senatrici e cari deputati e senatori, senza alcun ripensamento, sull'ESIGENZA di sostenere la mozione del governo, dimostrando che la nostra coalizione è CAPACE di GOVERNARE questo Paese fino al 2011, ricandidandosi alla guida del Paese, perchè ha un PROGETTO di POLITICA ESTERA, perchè ha un PROTAGONISMO sulla scena INTERNAZIONALE, perchè ha riproposto temi che sono parte integrante della nostra CULTURA COSTITUZIONALE e ISTITUZIONALE, ossia il MULTILATERALISMO, la SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE, il CONFRONTO TRA I POPOLI, una visione LUNGIMIRANTE che apra nuove opportunità per i popoli matroriati da guerre ingiuste e insane, da guerre che hanno distrutto il sostrato civile e sociale, economico di migliaia di anni di costruzione di una propria autodeterminazione, perchè, come detto dal Senatore Martone, di parla di MICROCREDITI per i coltivatori di oppio afghani, che sono coloro che vengono strozzati dalle pressioni delle organizzazioni terroristiche e che, se opportunatamente sostenuti, potrebbero trovare altre vie di legalità; perchè parliamo nuovamente di COLLABORAZIONE, DI COOPERAZIONE, DI PACE, con conferenze che possano mettere allo stesso TAVOLO i protagonisti e gli attori della società locale, senza imposizioni eterodirette, come avvenuto e avviene tutt'ora in Iraq.
NON FACCIAMO SCHERZI: OCCORRE SOSTENERE IL GOVERNO DE L'UNIONE PERCHE' E' UN GOVERNO DI CAMBIAMENTO, DEMOCRATICO, PERCHE' E' UN GOVERNO NOSTRO, SOSTENUTO DA ANNI DI OPPOSIZIONE ALLE NEFANDEZZE E AI GRAVI ATTACCHI ALLA LEGALITA', L'ILLEGALITA' LEGALIZZATA, ALLA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE PERPETRATI IN MODO INDEFESSO DAL GOVERNO PRECEDENTE DI CENTRODESTRA. NON POSSIAMO GETTARE ALLE ORTICHE UN PROGRAMMA CHE E' UN PROGETTO PER L'ITALIA, COME E' SCRITTO NEL SUO TITOLO, E CHE RIGUARDA IL FUTURO SOCIALE, CIVILE E DEMOCRATICO DI QUESTO NOSTRO PAESE, AUTODETERMINATO, LIBERO, INDIPENDENTE, NATO DALLA RESISTENZA.
Scusate l'accorato appello, ma era opportuno farlo, nonchè diffonderlo, per chi avesse tempo e volontà: DOMANI SOSTENIAMO LA POLITICA ESTERA DEL GOVERNO PRODI, SOSTENIAMO QUESTO PERCORSO RIFORMATORE SENZA SE E SENZA MA.
Alessandro Rizzo
Segretario operativo Forum L'Unione di Milano - RCM

Se posso dire....finora questo Governo ha partorito topolini. Davvero. La questione Afghanistan la dice lunga. L'unico vero motivo per cui votarla sarebbe che altrimenti cade il Governo. E' un buon motivo? Non so, avrei dei seri dubbi, tanto più che prima e durante la campagna elettorale (anche dopo, per la verità) una componente importante dell'attuale maggioranza ha continuato a rivendicare una diversa strategia su questo martoriato Paese. Il problema è che votando questa mozione non cambia nulla. Nella mozione non c'è nulla di realmente diverso dallo status quo e infatti avrebbe potuto essere presentata dal centrodestra. Occorre allinearsi, dici, ma allora dove sono queste grandi differenze? Allinearsi, significa fare le stesse cose. Una mozione diversa, avrebbe potuto contenere una frasetta tipo "se entro tot tempo non si avvia una vera conferenza di pace ce ne andiamo" o qualcosa di simile. Insomma, impegnare veramente il Governo italiano. Invece niente. Basta che non cada il Governo. Sul resto possiamo pure trovarci d'accordo, ma non si va da nessuna parte se ogni volta "basta che non cada il Governo".

Commento di Paolo Ramella inserito Lun, 26/03/2007 15:00

Caro Paolo,
come sempre grazie per i tuoi contributi alla discussione, che sono interessanti, e grazie per la tua partecipazione costante ai forum presenti, al mio personal blog. Inizio a risponderti, puntualmente.
Tu dici "Se posso dire....finora questo Governo ha partorito topolini" ed è in parte vero. Poco è stato fatto sul tema dell'abrogazione delle leggi ad personam, ricordiamo il nostro impegno nel programma, e che ancora sono vigenti; poco si è fatto sul fronte del lavoro, timidamente si sta vedendo come contenere i danni dell'insostenibile legge 30, che dovrebbe quanto meno o essere aboragata, o, per mantenere unità nella coalizione, essere superata da una legge antinomica, quindi di fatto abrogatrice della precedente. Niente è ancora stato fatto sul tema del conflitto, dei conflitti di interessi: il pericolo possiamo annullarlo tramite una disposizione che non permetta a chi detiene proprietà in settori portanti e di interesse comune del mercato, quale quello dell'informazione e della pubblicità, di assumere cariche di guida e di direzione di governo. Infine si sta con fatica preparando il terreno alla discussione della legge sui DICO, che ancora trova forti resistenze in alcuni settori dell'Ulivo, nonchè trova forti attacchi e opposizioni insensate da parte della Chiesa, che sembra essere ormai diventato un partito ancora più influente della vecchia DC. Ma ci sono segnali di discontinuità: il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq, le liberalizzazioni, seppure necessitano di essere ampliate in settori oggi non toccati dalla riforma Bersani, la legge sull'immigrazione che abroghi l'obrobbrio giuridico e il mostro culturale della legge Bossi-Fini, e che dia al nostro Paese una connotazione di stato ospitante, solidale, promotore dei diritti umani inalienabili, la legge sul diritto d'asilo. Di passi timidi ci sono anche nella legge finanziaria, dove vi sono lauti finanziamenti per la promozione delle fonti di energia rinnovabile, una seria e responsabile politica energetica, per superare l'insostenibilità attuale, il risparmio e la riconversione, nonchè per evitare che tra qualche mese ci siano ancora black-out totali, come lo è stato nel settembre 2003, mettendo l'Italia in ginocchio per la mancanza di una progettualità sul tema. Non è il governo in assoluto migliore, ma, stanti gli attuali rapporti di forza e la situazione istituzionale e politca contingente, è, comunque, quello più avanzato che potesse essere proposto.
Continui, poi, dicendo "Nella mozione non c'è nulla di realmente diverso dallo status quo e infatti avrebbe potuto essere presentata dal centrodestra": non credo che i termini siano proprio così, almeno soggettivamente parlando. Penso sì che la guerra in Afghanistan debba essere superata il più presto possibile, ma nel testo si parla di CONFERENZA DI PACE, prima volta che l'Italia pone questo tema all'ordine del giorno per la soluzione di quel conflitto che sta diventando permanente. Il centrodestra, la destra permettimi di chiamarla, avrebbe presentato un testo scritto dall'intellighentia neocon di Washinghton, ossia un rinforzamento delle truppe, un aumento di personale preposto militarmente, con il compito di determinare una difesa attiva, come è stata definita da Schifani, ossia il fatto che arbitrariamente, mutando le regole di ingaggio, il plotone militare potrebbe sparare e attaccare anche se non sussiste un reale pericolo, violando, così, l'articolo 11 della nostra Costituzione. Se questa non è una differenza sostanziale?
Infine tu concludi dicendo:"ma non si va da nessuna parte se ogni volta "basta che non cada il Governo". E' chiaro che porsi in modo difensivo e non propositivo, anche se di proposte, seppure graduali, di cambiamento ci sono sul tavolo e sono state già attuate, soltanto perchè esiste un pericolo è parziale rispetto al compito che ci attende. Ma ci rendiamo conto della particolare situazione che l'Italia, che è un paese anormale, vive ogni girono? Ci rendiamo conto che esiste realmente un pericolo alle porte? Tu te ne sei reso conto perchè lo dici testualmente, e condivido appieno. Quindi le mie domande erano generali, urbi et orbi. Dobbiamo sapere anche che la nopstra coalizione, seppure sia plurale, e questo è un plus valore, spesso viene vista come farraginosa in quanto esistono comportamenti autoreferenziali e alquanto settari di alcuni minuscoli partitini, che ricattano, anzichè caratterizzare con contributi appartenenti alla propria caultura politica, l'intera maggioranza, aumentando lo scontro per una visibilità risibile. E si dica questo soprattutto per i partiti più piccoli, ripeto: non valorizzano le loro proposte, ma utilizzano la loro differenza come grimaldello per aumentare uno scontro insano, che si traduce in un pericolo elettorale per loro medesimi. Non sono per la semplificazione dei partiti così tout court, sebbene si abbia la necessità, avvertita dal voto della cittadinanza, di formazioni che raggruppino gli attuali partiti in forme organizzate altre e diverse, senza superare le variegate culture politiche e ideali, ma ponendo come obiettivo quello dell'unità programmatica e progettuale. Quindi è per quello che dico che è opportuno asserragliare i ranghi e votare a prescindere questa mozione, che è discontinua, lo ripeterò sempre, rispetto a un'inesistente politica estera assoggettata e asservita promossa, o meglio non promossa non essendoci stata, dal precedente esecutivo di destra. Le differenze ci sono, devono rimanere, non può esserci nella nostra cultura organizzativa di coalizione un "primus" inter impares che decide e decreta come fosse un piccolo imperatore nipponico, e come avviene nella destra, dove il dominus inter impares appunto decide senza sentire i propri vassalli e i propri valvassori, che devono solamente accettare le volontà supreme del loro capo indiscusso, perchè mere pertinenze e non soggetti politici di abbellimento di una coalizione impresentabile, quale è la Casa delle "il"libertà. Qualcuno ha gridato "Il re è nudo", ed è stato posto in quarantena, dileggiato come fosse un traditore da attaccare e da annientare. Ma il problema è che questo qualcuno non è candidabile a essere interpretato come portatore di un diverso progetto, magari conservatore, certamente liberale, ma europeo, da destra europea. E' un qualcuno nato nelle stanze del vecchio partitismo centrista e figlio prediletto del Vaticano: di un conservatorismo bigotto e senza progettualità.

Per questo occorre asseragliare le fila e VOTARE SI PER SOSTENERE IL GOVERNO. Con tutti i se e i ma che dopo giungeranno e su cui si deve discutere serenamente e con spirito laico, come tu giustamente hai fatto, e che apprezzo, Paolo.

Un caro saluto
Alessandro

Commento di Alessandro Rizzo inserito Mar, 27/03/2007 09:55