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Mercoledì, 21 Marzo, 2007 - 21:46

In Calabria, domani,facciamo sorgere il bene...

In Calabria, domani, facciamo sorgere il bene contro le mafie

di Don Luigi Ciotti 

Polistena, Piana di Gioia Tauro, terra di Calabria. Saranno circa trentamila persone provenienti da tutta Italia domani, mercoledì 21 marzo, per le strade della cittadina calabrese, per la dodicesima giornata della memoria e dell´impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Un impegno che ci sentiamo di dover rendere alle oltre settecento vittime uccise dalla criminalità organizzata ed ai loro famigliari. La Giornata della memoria e dell´impegno è dedicata, soprattutto a loro, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell´ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori uccisi solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Memoria è anche impegno. Impegno verso la società tutta e, prima ancora, verso la nostra coscienza di cittadini, laici e cristiani, che vivono il proprio tempo con speranza, senza rassegnazione. I loro nomi risuoneranno lungo le vie del corteo che da Piazzale Catena giungerà a Villa Italia. Ciascun nome corrisponde a una storia, una data, una vita spezzata. In terra calabrese è in corso un processo di cambiamento della cultura: segnali di cittadinanza, con protagonisti persone , gruppi impegnati in percorsi di conoscenza, di consapevolezza, di denuncia, di operatività come antidoti necessari al proliferare della criminalità organizzata. La lotta alla criminalità non ha sud e non ha nord. Il problema è di tutti. Siamo davanti a una vera e propria guerra. Una “guerra” fatta di soldati, di armi, di morte ma al tempo stesso dimenticata, invisibile. E che si alimenta, prospera, governa e continua a fare vittime.
E sono proprio i numeri e le statistiche che ci costringono a riflettere, ad intervenire, a prendere coscienza che siamo davanti ad un fenomeno sociale ed economico di proporzioni drammatiche. Soltanto negli ultimi dieci anni ben 2500 persone sono rimaste vittima del crimine organizzato e di queste 155 vittime innocenti. E non possiamo dimenticare anche i “morti vivi”, ovvero “le vittime dell´usura, del racket, della droga. Ma i traffici delle mafie fanno anche altre vittime: ci sono il contrabbando e la tratta degli esseri umani dietro alle 7mila persone tra cui 2.141 dispersi che dal 1988 sono morte sulle rotte per raggiungere l´Unione europea.
Davanti ad una guerra come quelle che ogni giorno combattiamo contro le mafie, c´è bisogno di una sensibilità nazionale. Quindi, il 21 marzo a Polistena, in Calabria, come occasione per ribadire la solidarietà nazionale sulla questione della lotta alle mafie, come occasione per rendere tanto più tangibile il filo rosso che lega tutti le regioni e le città del n ostro paese nella memoria, nella resistenza, nella elaborazione di culture e prassi sociali e politiche antagoniste alle mafie.
Il 21 marzo a Polistena per affermare che ognuno di noi è presente, per fare la nostra parte. Non per essere eroi, ma semplicemente cittadini, con i nostri diritti e i nostri doveri. “Calabria” dal greco “kalon-brion”: “faccio sorgere il bene”. Il 21 marzo a Polistena per testimoniare il bene ed il positivo presente in questa terra meravigliosa. Un bene sorto nonostante i grandi problemi e le profonde contraddizioni che da troppo tempo lacerano questa regione, un bene che nasce dall´impegno di tanti cittadini onesti a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine.
Abbiamo bisogno più che mai di una politica che recuperi il suo primato e la sua sostanza etica. Non onnipotente, ma nemmeno appiattita sulla pura gestione dell´esistente per la paura di perdere consenso. Una politica che sappia trasformare e guardare lontano, perché solo una politica capace di progetto, di tensione, di sogno, di profezia è una politica vicina alla vita.
Dobbiamo creare una vicinanza tra il senso del vivere e una politica che dia senso alla vita. Perché la politica ritorni ad essere quel camminare insieme che riempie di libertà e speranza il nostro essere cittadini. Ne hanno bisogno i tanti parenti delle vittime di mafia, ne abbiamo bisogno tutti.
In attesa di una primavera senza mafie.