.: Discussione: No ad una moschea in viale Padova 366

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonella Fachin

:Info Messaggio:
Punteggio: 11
Num.Votanti: 3
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonella Fachin il 19 Mar 2007 - 15:33
accedi per inviare commenti
Buongiorno a tutti/e,

desidero completare l'informazione fornita dal Consigliere Boari e correggerla nei punti in cui si fanno affermazioni imprecise e/o non veritiere.
La Casa della Cultura Islamica è un’associazione fondata nel 1993, ha la sua sede in locali in affitto in via Padova 144 e vede nel proprio Consiglio Direttivo persone da lungo tempo residenti regolarmente in Italia, occupate in diversi settori lavorativi compreso quello delle libere professioni e provenienti da diversi paesi.   E’ una ONLUS.
Svolge numerose attività in collaborazione con i servizi pubblici cittadini, con le realtà presenti nella zona e con il carcere di San Vittore; è tra i fondatori, con molte realtà cattoliche, buddiste ed ebraiche, del Forum delle Religioni a Milano; lavora per l’integrazione e sostiene l’inserimento dei bambini musulmani nelle scuole pubbliche; agisce in sintonia con il quartiere circostante nel quale non ha mai rappresentato un problema.

Nella sede di via Padova 144 esiste una biblioteca di testi sulla cultura araba e sull’Islam, scritti in diverse lingue, già oggi punto di riferimento per l’attività di prestito a studenti laureandi e ricercatori universitari; nella stessa sede vengono frequentemente accolti gruppi di scolaresche che chiedono incontri per approfondire la conoscenza delle reciproche culture.

La Casa della Cultura Islamica, che ha già una sede in via Padova, al n. civico 144, non intende costruire una moschea in via Padova 366, ma trasferire le sue attività culturali, socio-ricreative e di culto, come ha espresso in incontri pubblici  rivolti alla cittadinanza in data 13 e 14 marzo scorso e come ha confermato al Consiglio di Zona tramite 3 propri rappresentanti.

Nell’edificio già esistente in via Padova 366, una volta ristrutturato, troveranno collocazione gli uffici, una grande biblioteca di testi in varie lingue riguardanti la cultura, la storia e l’architettura dei paesi islamici, una “sala incontro per i giovani” e spazi per l’autonoma gestione da parte delle donne.
La biblioteca è collocata al piano terra della struttura esistente ed è dotata di montacarichi; sarà la prima in Italia e la seconda in Europa dopo quella di Parigi presso il Museo della Cultura Islamica.  
Il nuovo edificio sarà il centro delle manifestazioni culturali e religiose e, in particolare, prevede una unica “sala di preghiera” al piano terra (la nicchia sporgente che si vede nelle piante e nell’elaborato digitale è il luogo dell’Imam), una sala lettura al primo piano e una sala per mostre al secondo piano.
Da notare che la copertura in vetro resina è un simbolo di trasparenza verso la cittadinanza, per significare la volontà della Casa della Cultura Islamica di aprirsi alla città intera.
Si tratta, quindi, di un vero e proprio centro culturale con annessa sala di preghiera e non, come strumentalmente riportato, di una “moschea su più piani mascherata”.


L'Unione, che non ha condiviso la proposta di delibera della maggioranza, ha esposto la propria posizione unitaria e le proprie ragioni con le parole del Consigliere Franco Calamida ed ha quindi presentato, tramite la Consigliera Sara Rossin, una proposta di delibera alternativa, favorevole al progetto, sotto il profilo politico.
Entrambi gli atti sono qui allegati per opportuna informazione.
 
Mi fa piacere segnalare che un numero elevato di consiglieri della maggioranza ha dichiarato che, previo accoglimento di piccole modifiche al progetto e maggiori informazioni su alcuni dettagli, voterà a favore del rilascio della concessione edilizia alla prossima richiesta di parere.

Ciò è di buon auspicio, dato che la Casa della Cultura vuole rappresentare e rappresenta un momento di interscambio culturale nello spirito di reciproca conoscenza.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
In risposta al messaggio di Gianluca Boari inserito il 18 Mar 2007 - 00:48
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]