.: Discussione: sicurezza: appello mio

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Carlino Di Biase

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Inserito da Carlino Di Biase il 16 Mar 2007 - 11:52
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Dopo i primi mesi passati senza particolari provvedimenti messi in campo dalla giunta Moratti (a parte la pulizia dai graffiti e la sterile discussione sulla tassa contro l’inquinamento), donna Letizia, che sembrava aver perso pelo e vizio, si appresta a riacquistare tutti i vizi pre-campagna elettorale, tra cui quello più grave, che secondo me è la sua doppia identità.
Tutti ricordano la donna pia che spinge la carrozzella del padre alla manifestazione del 25 aprile, così come tutti ricordano che solo qualche giorno prima la stessa donna firmava un patto elettorale con i neofascisti.
La donna che si aggira dolce e comprensiva nei mercati per prendere voti è la stessa che per la prima volta nella sua vita viene a contatto con certe realtà e ora infatti ci accorgiamo che non le sa gestire.
Detto questo credo molto grave strumentalizzare il tema della sicurezza tirandolo da una parte o dall’altra. Politicizzare la sicurezza potrebbe risultare molto pericoloso.
La Moratti con il suo messaggio vorrebbe dirci: il comune non può fare più di tanto, abbiamo chiesto al governo cattivo che ci ha risposto picche.
Non è affatto vero che il comune non può fare più di tanto, così come non è utile aprire altri due commissariati a Milano come attuato dal governo incrementando voci di spesa totalmente sterili (altri uffici, altri poliziotti dietro le scrivanie, altre strutture da mantenere).
Sarà la mia inesperienza, sarà il mio eccessivo pragmatismo, ma sinceramente non capisco dove sia la difficoltà nel capire che non occorre fare chissà cosa.

Non sono d’accordo con chi pensa che un quartiere è più sicuro se si coinvolgono comitati e associazioni e si attua il recupero sociale: se per andare ad uno spettacolo teatrale il cittadino comune deve attraversare un giardino pieno di ubriachi e spacciatori, il cittadino non va a prescindere dal grande sforzo di recupero che le associazioni mettono in piedi. Né tantomeno gli spacciatori scappano perché a cento metri da loro c’è uno spettacolo teatrale…..basta con le sciocchezze.

In questi miei primi mesi di attività in consiglio di zona 9 centinaia di cittadini sono venuti a lamentarsi per la scarsa sicurezza dei loro quartieri. Resta da capire cos’è la sicurezza. E resta da capire perchè invece di ascoltare i cittadini, ancora una volta ognuno mette in campo le sue soluzioni fantasione.

I racconti dei cittadini sono standard:
Abito in via…….
Durante il giorno nel giardino sotto casa si aggirano……
La sera non è possibile dormire perché……
Ho chiamato i carabinieri che mi hanno detto che non possono intervenire perché…..
Ho chiamato la polizia che mi hanno detto che non può intervenire perché…...
Ho chiamato i vigili che mi hanno detto che non possono intervenire perché…...
Ho provato a scrivere a voi del consiglio di zona…..ma niente.
Ho provato a scrivere al comune…..ma niente.

Provo fastidio nel sentire che vedere le pattuglie dei tre enti citati sopra significa militarizzare la città.

Bisogna fare più attenzione all’uso dei termini e per favore anche nell’uso dei numeri.

Una città con un più di 1.300.000 abitanti non può attualmente definirsi militarizzata perché in servizio ogni notte ci sono SOLO 12 PATTUGLIE DEI VIGILI per far fronte ESCLUSIVAMENTE agli incidenti stradali. Le pattuglie di carabinieri e polizia sono grosso modo le stesse.

Se il cittadino telefona a notte fonda e gli viene risposto che, a causa dello scarso organico notturno in servizio, la forza pubblica interviene solo in casi gravi e di emergenza, e non per disperdere un gruppo di ubriachi che spacca le bottiglie, il problema è proprio nell’organico.

Il cittadino percepisce scarsa sicurezza. La città scende nel baratro del degrado.

Esercitare un maggio controllo del territorio non significa militarizzare la città, anzi; soprattutto se il controllo è effettivo. Nel quartiere Isola è stata fatta una prova in tal senso: alcuni giorni consecutivamente le pattuglie hanno vigilato sul territorio e gli effetti benefici ci sono stati, raccontati dalle persone che abitano lì.

Questa secondo me è prevenzione: lamentarsi sia perché la pattuglie ci sono e vigilano sia perché le pattuglie non ci sono quando si telefona per me è un assurdo.
La soluzione non è far intervenire le forze dell’ordine a fatto avvenuto, ma fare in modo che il fatto non avvenga.

Problema: i soldi per pagare i turni notturni?
Risposta 1: se il ministero degli Interni ha i soldi per aprire due nuovi commissariati a maggior ragione ce ne dovrebbero essere per tenere in servizio più personale. (aprire un commissariato è come dare un gelato ad un bambino che si lamenta).

Risposta 2: se ci sono i soldi per pagare stipendi da sogno ai candidati trombati alle elezioni assunti come dirigenti in comune (siamo sui 10.000.000 euro all’anno) ci sono anche per pagare i turni ai vigili.