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Domenica, 11 Marzo, 2007 - 14:25

Biodisel, consociazione di acquisti

Colorno, 27 novembre 2004.
Un saluto a tutti, un grazie al Comune di Colorno, al Sindaco Stefano Gelati e all’assessore Marco Boschini per l’ospitalità in questo luogo davvero suggestivo….
La coscienza del problema della tutela dell’ambiente e del territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze dei suoi cittadini, Monsano l’ha acquisita da molti anni. Precisamente dal 199.., quando in una fabbrica di cromatura, si verificò il più grande inquinamento da cromo esavalente tuttora esistente in Europa. Quell’acqua gialla che scorreva nei fossi di campagna, inquinandone le falde nel raggio di qualche chilometro quadrato, è un problema ormai imbrigliato, completando il ciclo di bonifica, grazie ai contributi elargiti dalla Regione Marche.
Da allora, Monsano, con i suoi cittadini, ha progressivamente imparato a conoscere e metabolizzare il termine ‘ambiente’ con tutti i suoi risvolti e implicazioni.
Il nostro è un paese particolare: il nucleo abitativo, posto a 200 metri, con una splendida vista che spazia dai monti Sibillini al mare, si affaccia sulla Vallesina, tra le zone più vive e ricche delle Marche, che ha in Jesi, a noi vicinissima, il suo punto di riferimento. Non abbiamo molti abitanti, circa tremila. La particolarità che distingue Monsano dagli altri paesi della Vallesina è a valle, nel territorio che degrada dolcemente verso l’alveo del fiume Esino. Lì risiede la nostra zona industriale, 100 ettari, con altri 35 nell’ampliamento in fase di realizzazione, che portano ricchezza, piena occupazione, ma anche problemi non indifferenti per quanto riguarda la sua manutenzione e il monitoraggio ambientale.
Il retroterra, il back ground, dunque, esisteva già. E’ solo negli ultimi anni, però, che è avvenuta una graduale, ma, direi, irresistibile, opera di divulgazione e di iniziativa concreta verso i cittadini, rendendoli consapevoli di nuove prospettive, di realtà inedite quanto realizzabili.
Questo è avvenuto con la precedente Amministrazione, guidata da Sandro Sbarbati, dove io ero consigliere e compagno di avventura, insieme all’assessore Mauro Tomassoni, anche oggi in Giunta.
L’uso del biodiesel per i nostri automezzi comunali, una ‘buona pratica’, servita da volano per iniziative analoghe in campo regionale, che ha scaraventato Monsano sulle cronache nazionali, è stata semplicemente una prima tappa, concreta e realizzabile, verso il tentativo di fare del nostro Comune un luogo dove ambiente e tutela del territorio possano viaggiare di pari passo, accrescendo sempre più la consapevolezza dei suoi cittadini verso i temi ambientali. Perché, ogni giorno di più, il territorio e il suo ambiente rappresentano un patrimonio indivisibile. Ambiente non più inteso come semplice area verde da tutelare, ma come sistema complesso composto da luoghi, paesaggio, percezione visiva,  monitoraggio ambientale e tutela della qualità della vita dei cittadini e del verde.

 
Da lì siamo partiti, e l’avvio della certificazione ambientale del Comune di Monsano tramite regolamento europeo EMAS (Sistema comunitario di ecogestione e audit) che permetterà di effettuare un monitoraggio completo e continuo del proprio territorio, specie per quanto riguarda gli impatti ambientali derivanti dalle attività ivi svolte, ne rappresenta forse il passaggio più concreto e solido, specie in un ottica futura, che permetta così a Monsano di chiudere il suo ‘circolo virtuoso’.
 
Un progetto impegnativo, specie per una piccola Amminisrazione come la nostra, ma che ci sentiamo di affrontare con coraggio e decisione. Il percorso è stato tracciato, resta solo da seguirne il filo.
 
La ‘festa del buon senso’, che si tiene ogni estate a Monsano, è servita in questi anni per comprendere nuove situazioni, conoscere nuove realtà, vogliose e capaci di trasformare in progetti concreti utopie realizzabili. 
 
 
 
 
Lo scorso anno, scorrendo le pagine web di Jacopo Fo, ho conosciuto l’iniziativa tenuta qui a Colorno, con i riduttori di flusso e le lampade a risparmio energetico. Anche da lì è partita l’idea di poter associare tutti quei Comuni che hanno intrapreso la stessa strada, e metterne in circolo le idee e i progetti, offrendoli a quanti siano disposti a realizzarli, e nello stesso tempo accoglierne di nuovi.
 
Oggi, questo siamo chiamati a fare: confrontarci, presentare le nostre esperienze, ma non per dirci tra di noi “oh quanto siamo bravi…”: oggi dobbiamo uscire da qui con un progetto complessivo concreto, con una struttura messa in grado quanto prima di poter funzionare e di mettere in rete le esperienze e i frutti di tutti.
 
La nostra delibera sul biodiesel, insieme all’esperienza della consociazione degli acquisti, che ha permesso a decine di famiglie monsanesi, grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale e tramite una cooperativa di ragazzi tutt’ora in attività, Monsanoinforma, di consociarsi ed ottenere prezzi stracciati per l’acquisto di computer. Il Regolamento bioedilizio di Paola Giannarelli a Vezzano Ligure; il progetto di raccolta porta a porta di Melpignano: lo strumento delle Energy S Company utilizzato con successo a Trezzano Rosa: devono rappresentare un patrimonio comune, senza consulenze, senza spreco di risorse. Una dote da cui partire, nel nostro fare politica, cercando di lasciare un segno concreto dei nostri sogni.
 
Un po’ quello che tutti noi, in fondo, abbiamo sempre sognato…
 
Vi ringrazio.
 
Fioretti Gianluca
Sindaco Monsano