.: Discussione: Sicurezza: appello del sindaco Moratti

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Angelo Valdameri

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Inserito da Angelo Valdameri il 11 Mar 2007 - 09:50
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Da Osservatorio di Milano

La Moratti faccia la sua parte-ha dichiarato il direttore dell'Osservatorio Massimo Todisco-invece di evocare l'intervento del Governo, illudendosi che i problemi della criminalità si risolvono militarizzando il territorio. La piccola criminalità nasce e prospera - ha proseguito Todisco - là dove trova un terreno favorevole in termini di degrado ambientale, di mancanza d'iniziative sociali per i giovani e nel caos urbanistico e dei trasporti:in altri termini in una città lasciata crescere senza regole. E' quello che emerge dalle 15-20 mail, telefonate, fax, di citttadini che chiamano giornalmente l'Osservatorio per segnalare problemi ai quali il comune non dà risposte. Dai dati ufficiali provenienti dagli Enti pubblici l'Osservatorio dipinge il quadro della città, terreno fertile di criminalità e bullismo. Sono più di 150 le mini discariche a cielo aperto nelle periferie, quando l'AMSA impiega più di 150 uomini  e mezzi per ripulire la sporcizia dei mercati ambulanti, i quali non rispettano le ordinanze di raccogliere nei sacchi neri. C'è da aggiungere che più del 50% degli stabili di proprietà del Comune sono privi di portineria e prosperano gli atti vandalici in una realtà dove sono riamste solo le parrocchie a promuovere iniziative sociali. Oltre 75 cittadini muoiono ogni anno in 21 mila incidenti stradali con 22 mila feriti. il numero dei morti risulta il doppio di quelli causati da iniziative criminali. In questo quadro i vigili sono impegnati a far multe per raggiungere l'obiettivo di incassare 150 milioni di euro l'anno e trascurano il controllo del traffico. Continuano a prosperare in città discoteche, anche se non hanno parcheggi, sicurezza adeguata con conseguenze di degrado ambientale, risse, colluttazioni e fenomeni di bullismo. La città nei giorni in cui si ferma l'attività lavorativa non presenta iniziative sociali e forme di vita all'aperto. I bar e ristoranti sono tutti chiusi in quanto non più obbligati al turno settimaanale come avviene nelle altre città italiane. I panettieri si stanno abituando a chiudere il sabato pomeriggio, recando danni alle fascie più deboli. La Moratti dovrebbe andare a Torino e fare un confronto tra quello che offre  la città piemontese e il capoluogo lombardo, una differenza abissale sul piano della qualità della vita a favore del capoluogo piemontese. "In definitiva - ha concluso Todisco - la città oscilla tra il deserto e la giungla, domina il mondo degli affari, con speculazionei edilizie e vendite finanziarie in testa. Se la Moratti intervenisse per superare questa grave situazione, diminuirebbe il tasso di criminalità e non ci sarebbe bisogno di militarizzare il territorio, una vera e propria sconfitta morale e politica per Milano". Todisco, infine, ha annunciato che l'Osservatorio si farà promotore di una iniziativa pubblica da concordare con associazioni e comiatti alla fine del mese o ai primi di aprile. Perchè si mobiliti quella parte di città che non vuole vedere solo forze dell'ordine ad ogni angolo di Milano, ma che vuole vedere soprattutto proposte, opportunità e seclte coraggiose capaci di far crescere la società civile e togliere spazio alla crescita culturale della violenza.
La forza non basta per restituire Milano ai suoi cittadini.
Per aderire: osservatoriodimilano@libero.it
tel.02.57301721
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 10 Mar 2007 - 11:51
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