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Corrado Angione

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Inserito da Corrado Angione il 20 Mar 2007 - 11:59
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Il Piano Integrato d'Intervento Pompeo Marchesi è stato prima adottato e poi approvato dal Consiglio Comunale.

La vocazione naturale dell’area (in parte sede di attività industriali dismesse, in parte no) ne avrebbe consigliato una destinazione diversa di ampliamento del Parco delle Cave e consolidamento del sistema del verde a ovest di Milano.

Preso atto dell’indisponibilità del Comune di Milano e considerando la delicata posizione a ridosso di una delle aree di maggior pregio del Parco, si potevano ridurre in maniera significativa gli indici di edificabilità, ovvero la volumetria complessiva dell’intervento, per esempio da 0,73 mq/mq a 0,60 mq/mq. La proposta era accoglibile, perché l'indice adottato è praticamente quello "massimo" di edificabilità e quindi, nel rispetto delle normative, se ne possono utilizzare di più bassi.

Se la proposta fosse stata accolta, sarebbe stato possibile ridisegnare il planivolumetrico, salvare le aree di maggior pregio acquisendole a verde pubblico, migliorare l'interfaccia fra edificato e Parco, ridisegnare il paesaggio anche a beneficio dei futuri residenti.

Con il PII Pompeo Marchesi si è persa un’occasione e oggi in fase di progettazione esecutiva si può almeno apportare ogni possibile miglioramento che ne riduca l'impatto.
Il Parco delle Cave è circondato da diverse aree private potenzialmente edificabili.
Dello stesso Sistema del Verde fanno parte anche due ulteriori Piani Integrati d’Intervento (Calchi Taleggi e Parri - Nitti) recentemente adottati dal Consiglio Comunale e che riguardano ben 750.000 mq di superficie, più della Bicocca, che ne misurava 700.000.
Mentre però nel caso della Pirelli si trattava di un’area industriale dismessa e pertanto già edificata e da trasformare nelle destinazioni (peraltro lì si è individuata una funzione, come l’Università), questi due interventi si collocano su aree nude, vergini, destinate a verde agricolo (VA) e verde comunale (VC) e tutto ciò che si è stati in grado di pensare è stato il solito modulo: una percentuale di residenza, una di commerciale, una di servizi.
Milano è fortemente antropizzata.
Con l’insieme di questi progetti l’antropizzazione si accentua, aumenta la superficie edificata e diminuisce la superficie non edificata, senza peraltro prevedere funzioni pubbliche.
Invece che governare la trasformazione del territorio, il Comune ne delega lo sviluppo agli operatori privati, che adottano criteri più redditizi, ma non per questo migliori.


C. Ang.

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L'interrogazione di Spirolazzi e Montalbetti sul PII Pompeo Marchesi 0
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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Mar 2007 - 12:30
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