.: Discussione: DECENTRAMENTO Una risorsa da valorizzare

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Massimo De Rigo

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Inserito da Massimo De Rigo il 22 Set 2007 - 10:11
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Riforma dei Consigli di Zona: nuova democrazia o inutile burocrazia?

Si e' svolto lo scorso 17 settembre, al Centro Culturale Rosetum, l'incontro pubblico "CONVENZIONE cittadina delle PERIFERIE di Milano". L'appuntamento era organizzato dalla Consulta delle Periferie nell’ambito dell’iniziativa “2007 anno delle Periferie di Milano” con gli interventi di Manfredi Palmeri, presidente del Consiglio comunale di Milano; Massimo Girtanner, presidente del Consiglio di Zona 6 e Gianni Russo, direttore del mensile di Zona 9 "ABC". Manfredi Palmeri, che sta approfondendo i motivi del fallimento dell'attuale regolamento, ha evidenziato gli appesantimenti burocratici della macchina comunale e propone un decentramento più capillare con il ritorno ai venti Consigli di Zona e il ridimensionamento degli organici. Massimo Girtanner, al terzo mandato presidenziale di Zona 6, ha ammesso l'impossibilità di governare il territorio per la mancanza sostanziale di poteri operativi e auspica un radicale e urgente rinnovamento. Nell'esposizione di Gianni Russo è invece emerso che alla fine di luglio il direttore generale del Settore Decentramento ha inviato ai presidenti delle Zone la bozza del nuovo Regolamento per i Consigli di Zona" al fine di ottenerne un parere. L'iter prevede che la bozza, sentiti i presidenti, vada in Giunta per essere poi sottoposta ai Consigli di Zona, con lo scopo di acquisirne i pareri ufficiali e quindi tornare a Palazzo Marino per la discussione in Consiglio comunale. Dai primi commenti sembra che la bozza del nuovo Regolamento sia uscita dagli uffici del Settore Decentramento senza che il gruppo di lavoro, composto da quattro presidenti di Zona, abbia potuto dare un effettivo apporto. La prima bozza appare lacunosa e contradditoria: se all'articolo 2, la Zona sembra essere declassata a "sportello dell'Amministrazione sul territorio", in contrapposto compare il nuovo organo burocratico dell'Ufficio di Presidenza, che si aggiunge al Consiglio e al Presidente: un nuovo filtro, quindi, in contrasto con l'unanime richiesta di snellezza e compartecipazione. Nel dibattito con la folta e motivata assemblea sono emerse le spine che stanno allontanando la gente dalla politica, scavando nell'utimo decennio una voragine tra tra le istituzioni e la cittadinanza. Gli attuali Consigli di Zona sono stati unanimamente descritti come inutili contenitori di inefficienza e di sprechi: si viene a sapere che per i 359 Consiglieri delle nove Zone di Milano (per non contare i costi del personale amministrativo) vengono spesi ogni anno 3 milioni di Euro, con scarsi poteri di effettiva operatività nelle problematiche dei quartieri. Prima di sognare una difficile Municipalità, si auspica almeno che vengano gestiti capillarmente i servizi sociali, il traffico e viabilità, gli immobili ad uso scolastico, sociale e ALER. Per l’attento e appassionato pubblico, prioritaria è la vigilanza sull'uso del territorio e sul funzionamento dei pubblici servizi. Se pensiamo che la Zona 7 di Milano ha quasi 180.000 abitanti, risultando quindi uno dei più popolosi centri urbani della Lombardia, dovremmo pretendere la massima autorevolezza dai nostri rappresentanti politici locali: autorevolezza che si traduce semplicemente coniugando l’amore del territorio con la competenza... eppure la mia ventennale esperienza di volontario in difesa del territorio e della sua storia, mi rende pessimista. Dieci anni fa, nelle commissioni Ambiente e Urbanistica della zona 18, il contributo dei cittadini più sensibili al territorio veniva almeno ascoltato, anche se il numero dei rari e motivati rappresentanti politici, senza gettone di presenza, era esiguo. Negli ultimi anni ho dovuto assistere impotente a troppi abusi sul territorio, nonostante le commissioni fossero sempre affollate... Una mia personale sconfitta nell'ideale di salvaguardare storia e ambiente della periferia, grande bacino metropolitano, non solo in termini elettorali, bensi' di cultura e tradizioni milanesi. Ho comunicato ai presenti il dolore di non essere riuscito a salvare preziosi monumenti legati alla nostra storia (Cascina Airaghi, villa Rosnati, ecc) e antichi borghi (Quinto Romano, Quarto Cagnino, Lampugnano, Baggio, ecc) violentati da cementificazioni dissennate, nonostante i ripetuti interventi presso consiglieri e Istituzioni locali e centrali. Personalmente non ammetto che il PII Marchesi Taggia (ora denominato PII Parco delle Cave!) stia procedendo senza la giusta valutazione dell'impatto ambientale. Ricordo che una dozzina di anni fa il cosiddetto "matitone" un progetto meno invasivo e meno contiguo al Parco (ancora tutto da realizzare) fu bloccato sin dall’inizio in una vigile e analitica commissione per poi andare in Consiglio già sconfitto in partenza... Oggi assisto a tutta un'altra storia: un antico bosco distrutto per far posto a un immenso cantiere quinquennale che sta procedendo nel silenzio generale, senza alcuna opposizione, nonostante tuttora manchi il nullaosta della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici. Secondo la mia esperienza di vita, questo rappresenta il basso livello in cui l'istituzione territoriale è sprofondata: si sta edificando un nuovo quartiere a ridosso del "Tesoro del Mondo Unesco" di Milano e contiguo ad un percorso di interesse paesistico che va comunque salvaguardato (art. 40 PTC Provincia di Milano). Un "argomento tabù" anche per la quasi totalità dei Consiglieri di Zona... cartina di tornasole di una certa politica lontana dagli interessi della collettività con cui non vorremmo più avere a che fare. Da fatti come questi si comprende come il V-day non sia un fenomeno occasionale e tutta la politica, oltre al Decentramento, sia da rifondare..."O la Periferia, che spesso è un deserto affettivo, diventa città, sistema urbano arricchito, fecondato dalle “attività” della vita, o le città diventeranno dei mostri ingovernabili dove soltanto il centro sarà un’isola felice" (Renzo Piano, architetto)

Massimo de Rigo

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 10 Feb 2007 - 15:25
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