.: Discussione: trasporti e viabilità - ATM - Linea 34

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Elisa Leoni

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Inserito da Elisa Leoni il 8 Feb 2007 - 17:55
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Si fa tanto parlare sull'esigenza di ridurre il traffico in città, ticket di ingresso, zone pedonali e quant'altro.

Un addetto ATM mi ha detto che per trovare soluzione a quanto segue sarebbe utile rivolgersi ai Consigli di Zona competenti per il problema (CdZ5 4 CdZ4), che potrebbero rivolgersi direttamente all'azienda dei trasporti per ottenere spiegazioni in merito.

Spero che qualcuno sappia dirmi che fare. IO espongo la mia situazione, ma la stessa cosa potrebbe essere descritta da tutti quelli che, come me, decidono di prendre i mezzi, la linea 34 in particolare, per andare a lavoro o a scuola od ovunque abbiano necessità e/o voglia di andare.

Sono un'utente ATM, e quotidianamente prendo la linea 34 per andare in università (in media 1h di viaggio ogni giorno). Questa linea è stata fortemente voluta da una presidentessa del CdZ 14 tanti anni fa, per collegare al resto della città una zona che altrimenti ne sarebbe stata tagliata fuori. Negli orari di punta è prevista una corsa ogni 12 minuti, negli altri orari tra una corsa e l'altra passano dai 15 ai 17 minuti, 20 il sabato e, con percorso ridotto, dopo le 21. Questo in teoria. Chi come me utilizza questo mezzo ben sa che gli orari raramente sono rispettati, e non tanto per una questione di traffico; spesso le corse "saltano", anche negli orari di punta, senza che vi sia motivo apparente (spesso i mezzi nemmeno partono dal deposito). Ciò significa stare per almeno 25 minuti ad aspettare un mezzo che forse - non si sa- arriverà. Inoltre, in un determinato orario, le corse , nonostante gli orari affissi sui pali le indichino chiaramente, sono sistematicamente e drasticamente ridotte a 3 invece che 6. Ciò provoca notevoli disagi a chi ha degli "appuntamenti" fissi, cioè deve presentarsi sul posto di lavoro (e dai oggi, dai domani, ha delle detrazioni in busta paga), deve andare a fare una visita prenotata con mesi di anticipo, deve prendere un treno,...
Ora, questa linea è soprattutto una linea di collegamento: incrocia i percorsi del 24, della 99 (e così, collega Opera e il carcere con Milano), la 95 (e si va a rogoredo da una parte e a ovest dall'altra), mm3 (e da qui si va quasi ovunque in città), 77 (cimitero chiaravalle e ospedale maggiore), 84 (centro e rogoredo), 93 (al politecnico). arriva infine all'INPS di via Toffetti, dopo essere passato davanti al dormitorio di viale Ortles. Porta gli utenti di un quartiere intero nella zona dei supermercati, li porta alla posta: li tiene collegati con il resto della città.
Inoltre, serve anche la nuova sede dell'Università degli Studi, un intero dipartimento, il che significa MOLTI studenti.

Il problema è questo: ATM, senza comunicare nulla agli utenti, ha unilateralmente deciso che dal 26/2 cambierà gli orari della linea, procedendo a una "riorganizzazione" delle corse; il che, detto a mezza voce e mezze parole da un impiegato ATM, signifca che verrà ridotto il numero di corse, anche in orario di punta. Da quanto mormorato da qualche autista, sembra che negli orari di punta l'intervallo tra una corsa e l'altra sarà almeno di 15 minuti (se salta una corsa, si aspetterà almeno 30 minuti..sembrano calcoli sbaagliati, ma in realtà è così). A questo punto gli scenari che vengono in mente sono due:1) chi può ( e non tutti possono) userà la macchina per andare a lavorare, a fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, andare a pagare le bollette,... insomma, per ogni attività quotidiana che preveda un minimo di spostamento; 2) una calca mostruosa di gente che cerca di salire su un mezzo, già sporco e maleodorante di suo (la pulizia suii mezzi ATM ormai è inesistente, e chi li deve usare se ne sarà accorto, spero): non solo i residenti del quartiere, ma tutti quelli che vengono da altre parti: chi arriva da Opera, chi dalle zone servite da 99, 95, 84, 24, 77 e 93 e metropolitana. insomma, fa muovere molta gente.

Tanti utenti mormorano, qualcuno sta raccogliendo le firme, che probabilmente ATM non valuterà nemmeno, come mi è stato dato a intendere, perché siamo solo dei cittadini (che però pagano biglietti e abbonamenti, non di certo a prezzi di favore...) 

Cosa possiamo fare noi? A quale commissione dobbiamo rivolgerci? Che possibilità abbiamo di essere ascoltati? Non vogliamo che questa linea venga ridotta o soppressa (perché questo sembra essere il primo passo in quella direzione).