Filastrocche in milanese? Posso raccontarle io al mio bambino: il dialetto è la lingua del cuore, lingua materna o paterna, ma se ci sono bambini peruviani vado a raccontare loro le filastrocche in dialetto lombardo? Si, se non ho niente di meglio da fare...
Ai bambini del nido di milano offrirei piuttosto filastrocche in inglese o giochi musicali, come offrono i migliori (e più costosi) asili privati.
Che la mia esperienza sia stata anomala non direi: il punto non è se Lei è stata più fortunata di me o io più sfortunata di Lei, ma quali sono gli standard di qualità e il rapporto bambini/educatrici ammesso dalla direzione dei nidi? A me risulta  (mi è stato detto dalla direzione del nido) che sotto l'anno le disposizioni per i nidi di Milano siano 7 a 1, questo è un dato di fatto ed è una decisione politico-amministrativa. Se qualcuno può smentirmi lo ringrazio, anzi mi farebbe piacere sapere qual è il rapporto numerico massimo ammesso per i bambini sopra l'anno. Anche una mia amica ha avuto fortuna: è andata in un nido appena aperto e per tre mesi erano in due bambini, poi sono arrivati gli altri, ma se si parla di standard di qualità non sono i casi singoli a fare testo, ma le regole impostate, e non rese trasparenti, infatti nella sezione nidi del sito del comune non se ne parla proprio.
Quanto ai lenzuolini singoli sul materassone... non mi sembra un gran guadagno: il mio bambino non starebbe mai sul suo lenzuolino, ma andrebbe senza dubbio a rotolarsi sui vicini. Il lettino singolo non mi sembra una richiesta eccessiva, ma un minimo di standard qualitativo, in assenza del quale le malattie sono certe e sicure. 
Certamente dovendo decidere se destinare una certa somma all'acquisto di lettini singoli o di corsi di filastrocche in milanese sono sicura che sceglierei la prima opzione. Può darsi però che l'assessore sia di diverso avviso.

Cordialmente
Elena Urgnani