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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 29 Gennaio, 2007 - 19:03

‘Giornata nazionale contro la mafia

POLISTENA (RC), 26/01/2007 – E’ stata presentata questo pomeriggio a Polistena, piccola città a metà tra Gioia Tauro e Locri, in una conferenza stampa la mobilitazione studentesca “Mafie: consenso negato” , la prima manifestazione a carattere nazionale auto-convocata ed auto-organizzata dai giovani in Calabria, che si terrà a Reggio Calabria il 17 febbraio 2007. Abbiamo deciso di tenere comunque questa conferenza stampa – ha dichiarato in apertura con voce sommessa il portavoce del Movimento ‘Ammazzateci tutti’ Aldo Pecora – anche se in questo momento  il nostro cuore è colmo di rabbia e di dolore per la tragedia che ha colpito la famiglia di Federica Monteleone”.
Il giovane leader dei ‘ragazzi di Locri’ ha preferito non entrare nel merito della triste vicenda “prima di tutto perché – afferma -  non dobbiamo essere noi a ricercare un capro espiatorio e non vogliamo affatto fare sciacallaggio su questo dramma, ed anche perché sappiamo di poter contare sul lavoro degli inquirenti che stanno indagando sul caso”.
Dopo questo breve commento lo stesso Pecora da il via alla conferenza stampa esponendo  le motivazioni e la ‘road map’ della manifestazione del 17 febbraio.
Questa mobilitazione è ispirata - espone sempre Aldo Pecora - a quella che è la ‘ricetta’ che il giudice Paolo Borsellino ha lasciato ai giovani come ‘arma’ per estirpare definitivamente la piovra mafiosa dai nostri territori, dicendo che ‘se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo’. E noi giovani di tutta Italia – aggiunge – abbiamo il dovere di negare pubblicamente il consenso ai mafiosi, perché noi tutti siamo sicuramente più di loro e se inizieremo a non ‘riconoscerli’, ad impedire che continuino ad esercitare la sovranità al posto dei cittadini e dello Stato, allora tutte le mafie saranno davvero sconfitte per sempre”.
E gli stessi giovani che scrissero lo striscione ‘E adesso ammazzateci tutti’ che dopo l’omicidio Fortugno fece il giro del mondo, in quanto a creatività questa volta non sono stati da meno: infatti, nel manifesto ufficiale della manifestazione che da qualche giorno gira su Internet e nelle scuole, accanto allo slogan a caratteri cubitali “Mafie: consenso negato!” è immortalato un bebè con il ditino medio puntato verso l’alto e bene in vista. “Un’immagine che parla meglio di mille parole”, hanno commentato i giovani referenti reggini di ‘Ammazzateci tutti’ Daniele Quartuccio e Francesca Sorgonà, i quali ci tengono anche a sottolineare la genuinità di questa manifestazione: “noi stiamo facendo le fotocopie dei volantini a nostre spese e stiamo chiedendo agli altri studenti di fare anche loro la stessa cosa, perché vogliamo dimostrare con i fatti che l’antimafia si può e si deve fare gratis, e soprattutto senza correre dietro ai politici ad elemosinare qualche contributo. Semmai – concludono i giovani attivisti del movimento antimafia – facciamo appello ad aiutarci anche economicamente nell’organizzazione della manifestazione a tutti i calabresi, commercianti, imprenditori, mamme e papà, ai quali chiederemo una sorta di ‘pizzo legalizzato’, ovvero un contributo economico con tanto di certificato di acquisizione da parte loro di una ‘azione antimafia’ dal nostro virtuale pacchetto azionario”.
I ragazzi di Locri d’Italia sono tornati.

http://www.ammazzatecitutti.org