.: Discussione: Polo Soderini: il vecchio progetto ha un senso?

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Ermanno Bugatti

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Inserito da Ermanno Bugatti il 2 Maggio 2007 - 10:54
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Credo opportuno rispondere la messaggio del consiglere di zona del PRC Roberto Acerboni, perchè la ricostruzione dei fatti la ritengo piuttosto opinabile.

Soprattutto ritengo sbagliato che siano  scaricate sul Comune, le responsabilità delle questioni sollevate dal Comitato quali, le condizioni delle strutture scolastiche, il  centro per gli anziani,  le strutture sportive,  le aree verdi. Il comune può senza dubbio svolgere un ruolo importante e se deciderà di non farlo su di esso ricadranno delle responsabilità, ma è altrettanto indubbio che in questa vicenda il soggetto principale è la Provincia e l'oggetto principale è la decisione che riterrà di prendere circa l'uso dell'area.

I bisogni di cui sopra, sono quelli di cui  il Comitato si è fatto interprete e portatore, proprio in considerazione del miglior utilizzo possibile dell'area dell'ex vivavio. Ciò è avvenuto perchè è mancata, sia dalla giunta che per prima licenziò il progetto, ma in seconda battuta, anche da quella attuale, una valutazione preventiva circa l'impatto che tale progetto, avrebbe avuto sulla cittadinanza.

Il comitato è nato ed ha lavorato per questa ragione, perchè è mancata da parte della Politica la capacità di capire se ciò che si stava facendo fosse ciò che la cittadinanza in qualche modo si aspettava.

Ostinarsi testardamente a fare precisazioni di merito circa gli errori di valutazione che il comitato commetterebbe, e al tempo stesso, esaltare oltremodo il positivo coinvolgimento delle strutture politiche ai vari livelli, credo sia un modo quantomeno bizzarro di leggere la realtà. Di riunioni se ne sono effettivamente fatte tante, ma l'impressione comune  del comitato è spesso stata di istituzioni  disponibili formalmente ma  sorde nella sostanza. Forse sarebbe più rigoroso dire che ragioni di ordine superiore impongono che in quell'area si deve costruire il cd cantire del nuovo e che le istanze avanzate dalla cittadinanza organizzata, sono di secondaria importanza, quindi non possono trovare soddifazione.

Ovviamente la selta di tale comportamento comporterebbe  un deficit di democrazia e un incapacità  manifesta a coniugare  le richieste dei cittadini, con le esigenze della Politica.

Devo altresì dire che questa incapacità emerge in modo forte dal documento di Acerboni. Così come a memoria, ricordo sia  emerso anche nelle occasioni pubbliche in cui Acerboni ha preso la parola sull'argomento. La sua capacità di attirarsi addosso gli strali dei partecipanti è  stata una cosa che mi ha sempre  molto colpito.

Da parte del Comitato credo sia giusto che prosegua nell'affermare le proprie istanze, perchè legate ad un bisogno riscontrato e ad un idea di quartiere più vivibile e in armonia con il proprio tessuto sociale. Credo sia giusto che continui a lavorare cecando di mantenere la sintesi che fino ad oggi a saputo trovare.

Ad Acerboni chiedo di leggere con più attenzione la realtà e di prenderne serenamente atto. Si può anche non essere d'accordo e schierarsi su posizioni contrapposte. Quello che sarebbe giusto non fare è mettere insieme tante cose e fare, me lo permetta, una gran confusione.

Ermanno Bugatti


In risposta al messaggio di Roberto Acerboni inserito il 29 Apr 2007 - 08:46
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