.: Discussione: Mobilita' e edilizia sostenibili

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Ott 2007 - 08:13
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Progetto Expo, Triennale-Fiera in bici

Il Comune: piste ciclabili, troppi errori

Le associazioni al sindaco: nessun intervento in un anno. Croci: pronti a muoverci. Sette milioni per collegare il parco Sempione a Rho-Pero

Il punto di partenza è su una rete «disorganica». Tratti di piste «non collegati». Un «patrimonio» che soffre d'un «lento degrado» a causa della mancanza, in passato, d'un «piano specifico». E ancora: itinerari «danneggiati dalle radici degli alberi», interi percorsi strozzati «dalla sosta irregolare». Il piano triennale delle opere e le ricerche dell'Agenzia mobilità e ambiente fotografano così il sistema stradale per le due ruote. Un colabrodo che ha «favorito l'uso dell'auto». Analisi impietosa. In numeri: «Trenta chilometri di piste su 70 hanno bisogno di interventi di manutenzione», chiarisce l'assessore alla partita, Edoardo Croci. Il Comune illustrerà a ottobre il Piano per la mobilità ciclistica (dopo due rinvii). Ma «serve chiarezza subito» e le associazioni del pedale s'appellano al sindaco: «Troppi ritardi e promesse, si passi ai fatti». La controreplica è (anche) un progetto «ambizioso», approvato e finanziato con 7 milioni di euro. È la pista dell'Expo. Dalla Triennale alla Fiera. L'itinerario più lungo di Milano.

Scusate ciclisti, avete ragione. Il mea culpa del Comune è di carta. Ricerche e impegni per il futuro. Il tavolo di confronto tecnici-associazioni- Politecnico-vigili è in pista da un anno. «Metodo produttivo», osserva Croci. E il prodotto è quasi pronto. Anticipa l'assessore: «Nel piano della mobilità sostenibile sono state individuate tre priorità per il 2008. Il miglioramento delle piste in centro, le ricuciture sulla rete, i percorsi bici- pedoni sui marciapiedi». Entro il 2010, poi, saranno realizzati itinerari per 50 chilometri, raggi nei nuovi quartieri (Porta Nuova, CityLife...) e 2.500 stalli davanti a scuole, uffici e metrò. Uno sviluppo legato all'Ecopass, dal momento che «una parte dei ricavi della pollution charge saranno reinvestiti sulle piste», conclude Croci. Così vuole l'accordo preso con il governo al Tavolo per Milano. Cinque vittime dall'inizio dell'anno. Altre dieci nel 2006. Ciclisti categoria debole. Ci sono 30 mila milanesi che si sentono «a rischio». E sono arrabbiati: «Servono subito zone a 30 chilometri orari per garantire la nostra sicurezza».

Arrabbiati e delusi al punto da aver scritto
una lettera a Letizia Moratti: «In un anno non è stato preso nessun provvedimento pro bike». In calce, le sigle: Ciclobby, Fiab e European Cyclists' Federation. Nell'attesa, un primo risultato l'hanno ottenuto: l'approvazione in consiglio del restauro della rete ciclabile sui Navigli Martesana e Grande, a Sant'Agostino e in corso Lodi (400 mila euro). E, soprattutto, il collegamento Triennale-Fiera a Rho-Pero. In bici. Dal parco della cultura alla Vela di Fuksas, oltre 10 chilometri in sella : «È un itinerario connesso, oltre che con il sistema del centro, con la direttrice Castello-Novate Milanese», spiegano dall'Agenzia della Mobilità. Il tracciato passa accanto a Monte Stella e stadio di San Siro. È la via ecologica per l'Expo oggi spezzettata, sbrecciata, coperta dalle auto in sosta. Da costruire ex novo o rimettere in sesto. Per Enrico Fedrighini, consigliere dei Verdi, «il progetto risponde a un bisogno importante dei milanesi non solo del centro. Ora si investa nel bike sharing, come a Parigi». È il punto di arrivo.

Armando Stella
30 settembre 2007

In risposta al messaggio di Eugenio Galli inserito il 24 Set 2007 - 10:50
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