.: Discussione: EXPO-2015: Quale il contributo di Milano alla lotta all'EFFETTO SERRA?

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 12 Feb 2007 - 15:23
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Vedi caro Enrico,
la tu analisi è più che giusta e le tue riflessioni sono reali, appartengono a un panorama asfittico di una città che sta declinando a causa di amministrazioni non capaci di dare un progetto di lungo periodo nello sviluppo della città, di questa grande città, che è e rimane europea, ma fatica a raggiungere le vette che dovrebbero essere raggiunte in tutti i campi, con eccellente successo garantito. Penso che Milano debba avere un cambiamento in ogni ambito: ed è proprio per questo che considero EXPO 2015 l'evento di facciata che possa giustificare l'inerzia che esiste in città e nella sua amministrazione. Vedo che in Consiglio Comunale è ormai da 2 mesi in cui si discute di poco, dove ci si avvita su singole questioni, importanti, certamente, ma sconnesse dal resto della questione, in una visione più lungimirante e di insieme. La questione del traffico, per esempio: si parla solo di pollution charge, ma di altre questioni che se prese come punti principali di azione amministrativa urgente potrebbero dare alla problematica annosa della qualità dell'aria un risvolto positivo, magari più efficace, sicuramente più completo. Si parla dell'EXPO 2015 come fosse l'uinica scadenza meritevole per Milano, in cui investire l'impossibile per potere fare risaltare questo grande evento. Io penso che questa non sia l'unica occasione, ma neppure l'occasione per antonomasia: io penso che dietro a EXPO 2015 esistano risvolti che sono alquanto problematici e che potrebbero aprire vulnus indelebili nel progetto politico di amministrazione. Voglio dire che la preparazione di EXPO 2015 limiterà la possibilità di rendere effettiva la partecipazione sociale e civile alle scelte che riguardano lo sviluppo urbano del patrimonio comune, quale è Milano. Ho presentato un'interrogazione in consiglio di zona sulla partecipazione nell'ambito della procedura di determinazione degli oneri di urbanizzazione: con EXPO 2015 non ci sarà tempo perchè sia rispettata questa procedura, ossia rendere non solo informati i residenti dei cambiamenti riguardanti la città, dei Progetto di Intervento Integrati, ma anche di renderli partecipi alle scelte che riguardano la loro vita quotidiana. Io penso che questo evento si tradurrà terribilmente in una nuova occasione per costruire cattedrali nel deserto, intulizzabili, e che renderà la città funzionale ai grandi progetti di edificazione assolutamente scevri dal contesto urbano, dal tessuto sociale, culturale e civile di questa città. Cosa sarà la città nel 2016? Che cosa avrà garantito questo evento? E soprattutto dove si potrà ancora considerare Milano città a misura d'uomo? La viabilità, l'urbanizzazione a che stadio di sviluppo saranno arrivate? E la vivibilità? E la partecipazione alle scelte di governo?
Sono, questi, elementi da valutare nella prospettiva futura. Insieme, onde evitare scenari irreversebili e preoccupanti per il futuro prossimo della nostra città. Iniziamo questo percorso. Almeno qui, su partecipami.it, iniziaindo a dibattere.
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 11 Feb 2007 - 09:55
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