.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 30 Dic 2008 - 14:36
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Da ViviMilano:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/08_dicembre_30/campi_rom_nuove_regole_tassa_moioli-150858667993.shtml

Moioli: permanenza di tre anni e via chi non lavora e rifiuta l'integrazione

Campi rom, nuove regole «Tassa di un euro al giorno»

Il nuovo regolamento sugli insediamenti è sul tavolo del prefetto. «L'obiettivo? Via le baracche entro l'Expo»

MILANO - Far pagare la «sosta», intanto. Un euro per ogni maggiorenne «residente» per il primo anno, e poi via con gli aumenti, la «tassa» di soggiorno che sale ogni sei mesi in più di permanenza. Fino a tre anni, e non più di tre anni. Perché poi basta: viver lì, nel campo rom, non sarà più possibile. A giorni sarà pronto il nuovo regolamento di disciplina dei campi nomadi autorizzati. È ancora sul tavolo del prefetto Gian Valerio Lombardi, che a Milano è anche commissario straordinario per l'emergenza rom. Le proposte di modifica al documento che arrivano da Palazzo Marino sono tante.

L'obiettivo è di rendere transitorio e temporaneo quello che fino adesso è stato permanente e stabile. Tant'è vero che un'altra delle richieste in campo è proprio quella di collegare i percorsi d'inserimento al lavoro a una precisa condizione: al secondo rifiuto, scatta l'espulsione. La rivoluzione vive anche di parole. Niente più campi nomadi, allora. Meglio chiamarli «aree di sosta transitorie destinate alle minoranze rom e sinti». Secondo Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali del Comune, dietro le formule lessicali si nasconde un obiettivo: «Bisogna superare il concetto di campo nomadi, dove persone che in realtà sono del tutto stanziali, vivono a tempo indeterminato senza integrarsi».

La sfida allora è quella di immaginare tra dieci-quindici anni una città che abbia ormai «superato questa concezione». «Che — aggiunge — è fuori dalla civiltà ». Qua e là qualche storia positiva salta anche fuori. «Un paio di coppie che vivevano in un campo hanno deciso di venirne fuori. Si sono trovati un lavoro e poi hanno fatto un mutuo per una casa. Una casa vera. Segno che questa strada si può e si deve tentare ». Undici i campi regolari in città. Con l'esempio di Triboniano e del patto di legalità e solidarietà, sperimentato negli ultimi anni, a fare da stella polare per qualsiasi politica sul tema. Presidi sociali e controlli. Ovvero: solidarietà e legalità. Obbligo di mandare i bambini a scuola, rispetto delle norme igienico-sanitarie, badge da esibire agli ingressi a operatori sociali e vigili. Sui maggiori controlli insiste anche il vicesindaco Riccardo De Corato: se non proprio presidi fissi davanti ai singoli campi, almeno «visite » più assidue davanti agli insediamenti.

Andrea Senesi
30 dicembre 2008

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 30 Dic 2006 - 10:59
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