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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Dic 2007 - 21:28
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Integrazione

Via da Milano la gang che sfrutta i bambini rom


Moratti: "Dopo essere stato giudicato dalla Commissione europea una delle migliori esperienze di integrazione e convivenza civile, il "modello Triboniano" viene esteso agli altri sette campi Rom regolari della città"


“Ho chiesto e concordato con il Prefetto, l’immediata espulsione dell’organizzazione malavitosa sgominata qualche giorno fa che sfruttava i bambini, qualora dovessero uscire dal carcere. Da questi fatti emerge in modo evidente la necessità di applicare in maniera rigorosa l’art. 600 del Codice Penale contro la riduzione o il mantenimento in schiavitù”. Queste le parole del Sindaco Letizia Moratti, che ha presentato, a Palazzo Marino, la delibera riguardante l’estensione del “Patto di Legalità e Socialità” ad altri sette campi nomadi del nostro territorio. Le strutture autorizzate sul territorio di Milano sono in totale 11 di cui 4 soltanto in Triboniano. Erano presenti oltre al Sindaco, il Vice Sindaco Riccardo De Corato e l’Assessore a Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli.

“Dopo essere stato giudicato dalla Commissione europea – ha detto il Sindaco Moratti - una delle migliori esperienze di integrazione, il Patto di Legalità del Comune di Milano viene esteso agli altri sette campi Rom regolari della città”.

“Continuiamo con una linea di accoglienza ma anche di rigore”, ha proseguito il Sindaco. “All’interno di questi campi ci saranno volontari, che assisteranno gli abitanti e li aiuteranno ad integrarsi e Forze di Polizia, con il compito di far rispettare le regole civili di convivenza oltre a quelle specifiche  del Patto di Legalità”.

“Chi abiterà all’interno del campo – ha concluso Letizia Moratti - dovrà garantire, attraverso la firma del “Patto”, di mandare i figli a scuola, di non utilizzare i minori per l’accattonaggio, di avere una rispettosa convivenza e tutte le altre voci già previste nell’accordo pilota di Triboniano, divenuto ora un esempio concreto di integrazione. Stiamo lavorando, inoltre, per poter applicare la direttiva europea. Questo imporrà a chi entra nella nostra città, di dimostrare adeguati mezzi di sussistenza”.

“Si tratta di un provvedimento che tiene conto di molteplici aspetti quale quello educativo, del rispetto della legalità e delle norme igienico – sanitarie, con particolare riguardo alle categorie più deboli: le donne e i bambini”, ha spiegato Mariolina Moioli. “In questo contesto – ha proseguito l’assessore - si inseriscono le tredici mediatrici culturali che, debitamente formate opereranno tra la scuola e i campi, a sostegno delle famiglie”. “L’obiettivo – ha concluso l’assessore Moioli – è quello di favorire sempre più condizioni di integrazione per i Rom che vivono nei campi autorizzati della città e maggiore sicurezza per tutti i cittadini”.

“Grazie al supporto del volontariato sociale e delle Forze dell’Ordine, – ha proseguito De Corato – l’Amministrazione comunale porterà avanti una ferma azione di legalità per far sì che i rom che vogliono vivere a Milano lo facciano secondo legge, dimostrando di avere mezzi di sostentamento e assistenza sanitaria”.

“A questo proposito – ha ricordato il vice Sindaco – dal mese di luglio la Polizia municipale ha effettuato circa 1.200 identificazioni, principalmente di presenze di marginalità, in applicazione della direttiva Ue sul diritto di soggiorno dei comunitari. E i primi 10 che potrebbero essere espulsi, perché privi dei requisiti, sono già stati segnalati al Prefetto”.
In particolare la procedura prevede che gli agenti compilino un foglio di segnalazione con informazioni del comunitario fermato. Qualora il cittadino sia fermato due volte a distanza di 3 mesi e risulti privo dei requisiti necessari, gli agenti inoltrano i dati alla Questura e una proposta di allontanamento alla Prefettura.

(14/12/2007)
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 14 Dic 2007 - 17:07
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