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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Dic 2007 - 17:07
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Da ViviMilano:
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/12_Dicembre/14/patto_legalita_campi_rom.shtml

La decisione in una delibera della giunta

Il patto di legalità esteso a tutti i campi rom

Moratti: «Siamo orgogliosi di questo provvedimento, citato dall'Unione europea come una delle migliori pratiche»

MILANO - Il patto di legalità e socialità già applicato nel campo di via Triboniano verrà esteso a tutti i campi regolari di Milano, in tutto sette. È quanto è stato deciso dal Comune di Milano con una delibera di giunta che estende il patto ai campi di via Ibro, via Bonfadini, via Martirano, via Negrotto, via Chiesa Rossa, via Impastato e via Novara.

ACCOGLIENZA E RIGORE - «Siamo orgogliosi di questo provvedimento - ha detto il sindaco di Milano, Letizia Moratti, presentando la delibera - perché è un patto citato dall'Unione europea come una delle migliori pratiche che le città possano applicare per la propria sicurezza». Il sindaco ha promesso che proseguirà «su questa linea di accoglienza ma al tempo stesso anche di rigore nel rispetto delle regole sociali».

LE REGOLE - Il provvedimento prevede che possano essere considerati membri di un campo rom coloro i quali mandano i propri figli a scuola, hanno un lavoro, dimostrano di avere un reddito e rispettano le regole igienico-sanitarie. Ma soprattutto il Comune di Milano ha deciso di affidare in appalto il servizio di gestione sociale dei campi mettendo a bilancio una spesa complessiva annuale di 280mila euro. Gli operatori avranno funzioni di controllo delle infrastrutture e di promozione sociale nei confronti delle famiglie che vi faranno parte. Il sindaco, inoltre, ha ricordato che si sta procedendo con l'applicazione della direttiva Ue sulle espulsioni. «Abbiamo iniziato a segnalare in prefettura - ha spiegato - le persone che non hanno i requisiti per soggiornare nel nostro Paese». L'orientamento verso cui si va è quello di un numero limitato di rom presenti a Milano. «Il patto per la sicurezza prevede una limitazione - ha spiegato la Moratti - in relazione alle capacità di assorbimento del nostro territorio. Per questo ci sarà una programmazione da parte del Comitato sicurezza in grado di rispettare questi limiti».

GLI OPERATORI - In ciascun campo rom, come ha spiegato anche l’assessore ai Servizi sociali, Mariolina Moioli, ci saranno «operatori con compiti educativi per avviare un processo di educazione al rispetto della legalità, un operatore con compiti di promozione sociale per un totale di 20 ore settimanali ed un responsabile che sarà il referente per il Comune con compiti di coordinamento». «Questa custodia sociale - ha proseguito l'assessore - si integrerà con un piano di mediazione culturale che prevede un aumento da 10 a 13 delle mediatrici culturali per predisporre una certificazione sul rispetto dei requisiti di appartenenza al campo rom».

14 dicembre 2007

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 30 Dic 2006 - 10:59
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