.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Set 2007 - 20:05
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Da ViviMilano - caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/09_Settembre/08/caso.shtml


L’invasione rom mette in crisi la sicurezza

Qui non si tratta di insensibilità, nostra o delle istituzioni, qui siamo davanti ad un racket, ad una massiccia offensiva. Non solo a Milano

Sono passato davanti alla Stazione Centrale e mi sono guardato attorno con attenzione: avevo paura. Temevo l’agguato di qualche ragazzino rom, come mi era successo ai primi di giugno. Mi ha fatto impressione la determinazione con la quale questi ladruncoli ripetono l’impresa di sfilare il portafoglio o sottrarre la borsa ai passanti. Ho provato anche pena, per loro. Le polemiche di questi giorni ci fanno apparire come persone insensibili ma non è così: io non ho mai visto tanti rom nelle strade di Milano come in questi mesi. Lo giuro sui miei settantadue anni. Pietro Leonardi Leggo l'ennesima intervista al vicesindaco nella quale spiega ancora una volta i risultati ottenuti nella lotta alla microcriminalità e allora, visto che segnalo al sig. De Corato e al sindaco da mesi la situazione di degrado e abbandono in cui versa l'area compresa tra piazza Tirana e via Gonin mi chiedo se per caso noi non abitiamo due città diverse. I rom sono ormai nelle nostre case.
Marco Badano

Cari lettori, anch’io sono rimasto molto colpito dai miniscippatori della Stazione Centrale e dalla loro ossessiva ripetitività, quasi fossero dei cottimisti del furto insensibili ad ogni richiamo, consapevoli della loro impunità. Vengono dalla Romania e ubbidiscono alla legge ferrea e spietata dei loro capi, o meglio dei loro padroni, che li usano e li minacciano e con le botte cercano di cancellare dai loro occhi ogni traccia di umanità. Non voglio rientrare nella polemica sui lavavetri, è un caso politico nazionale, abbiamo già scritto che sulla sicurezza destra e sinistra sono distinzioni di lana caprina: quel che conta è la tutela del cittadino. Ma qui non si tratta di insensibilità, nostra o delle istituzioni, e nemmeno di avere il cuore di pietra, qui siamo davanti ad un racket, ad una massiccia offensiva che non riguarda soltanto Milano, ma l’Italia del Centro-Nord.
Vedo che dopo il clamore dell’articolo del Corriere sui ladruncoli della Centrale, ripreso da radio e tv, stazionano nella zona pattuglie di agenti in difesa dei passanti. La la sensazione però resta quella dell’insicurezza ed è facile spiegare perché: da ogni parte di Milano, dove ti volti incontri qualche rom. I giovani sono ai parcheggi o davanti ai semafori, le donne con in braccio i neonati nelle vie centrali, chiedono l’elemosina con insistenza, qualcuno è aggressivo, sono vicino agli ospedali, ai grandi centri commerciali, ai supermarket, alle chiese. Non possiamo più parlare di sensazioni percepite: siamo davanti a un’invasione. Un’invasione che è stata fino a ieri fuori controllo, che l’Italia non ha governato con le autorità romene (evidentemente per motivi politici ed economici: le imprese italiane in Romania sono numerose ed è probabile che il nostro Paese sia stato meno intransigente di altri nello stabilire un limite netto ai flussi). Il problema dei rom c’era anche prima, ma l’avevamo con molta ipocrisia scaricato sulle periferie, dando dei razzisti ai cittadini dei quartieri esasperati. E’ esploso oggi, con le frontiere dilatate, e molti hanno la netta sensazione che il peggio della delinquenza romena si sia data convegno qui. Don Gino Rigoldi, il prete amico di tanti ragazzi soli, sbandati, senza famiglia, fondatore di Comunità nuova, che da anni cerca di aiutare anche i bambini di strada della Romania è uno dei pochi che hanno fatto con lucidità una proposta concreta: si potrebbe chiedere al governo romeno di destinare una parte significativa dei fondi europei per migliorare le condizioni di vita dei villaggi rom poveri e studiare una maniera per impedire un afflusso indiscriminato e disordinato delle migliaia di rom ancora fermi in Romania verso l’Italia. E’ una proposta, non un impegno per acchiappare voti. Ci sembra una cosa seria.

Giangiacomo Schiavi

10 settembre 2007

 

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 30 Dic 2006 - 10:59
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