.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Antonio Marino

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Inserito da Antonio Marino il 5 Apr 2007 - 17:21
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Gentili Signori,

in risposta ai commenti, comincio col riportare testualmente la nota diffusa ieri sera dal Sindaco Letizia Moratti:


“ Apprezzo il lavoro che sta svolgendo don Colmegna e che ci vede impegnati in una rafforzata politica di integrazione, in un momento in cui la nostra città vive una particolare affluenza e presenza di immigrati. Anche per questo motivo è importante che il diritto alla sicurezza venga garantito a tutti i cittadini, in uno spirito di collaborazione tra le Istituzioni, in cui ognuno si assume le proprie responsabilità”.


“Ma che belle parole…” avrebbe detto un famoso conduttore televisivo. Peccato però che i fatti siano differenti.


Non metto in dubbio l’onestà intellettuale del nostro Sindaco: Letizia Moratti è il Sindaco eletto con i voti dello schieramento politico al quale anch’io faccio riferimento. Questo però non m’impedisce di esprimere, all’occorrenza anche criticamente, il mio pensiero.  Lontane dal mio dubbio anche le buone intenzioni di don Colmegna al quale va anche il mio di apprezzamento. Tuttavia mi sfugge il motivo per cui l’attenzione del nostro “paladino dei mendici” sia focalizzata prevalentemente a difesa di una comunità rom quando a pochi chilometri dal Parco Lambro, nell’ex polveriera di viale Forlanini, in condizioni igienico-sanitarie agghiaccianti, vive una comunità di rifugiati politici somali, talmente disperati che poco tempo fa, nell’indifferenza generale della “Milano col cuore in mano”, uno di loro ha deciso di porre fine alla sua vita. Mentre si predilige nell’assistenza chi, ieri dichiara di avere un lavoro ed oggi dice di aver l’intenzione di lavorare, c’è chi scappa dal suo Paese per non morire ammazzato e viene qui a suicidarsi tra i topi! Alla faccia della rafforzata politica di integrazione!


Circa il diritto alla sicurezza garantito a tutti i cittadini, cito solo l’ultimo episodio: ieri, durante l’iniziativa della Lega Nord, già da me criticata, al Consigliere Matteo Salvini ed ai suoi è stato impedito dalle Forze dell’Ordine, l’accesso al campo nomadi di via San Dionigi con la seguente motivazione: “Non è stata garantita l’incolumità di chi sarebbe entrato.” Salvini & Co. sono andati a scoprire l’acqua calda! Questo, distraendo da altri servizi, magari più importanti, decine di uomini della Polizia di Stato, lì presenti per assecondare in questa bella trovata gli amici leghisti ed impedire che finissero gonfiati di botte. Cari Concittadini, prendiamo atto, qualora ce ne fosse altro bisogno, che nella nostra città vi sono zone dove non è consentito entrare se non esibendo la “San Vittore Fidelity Card”. E ancora, dal Governo di Roma, stanno a lesinare sui famosi 500 uomini richiesti per la nostra sicurezza! A questo punto, l’interrogazione parlamentare promessa dalla Lega Nord è d’obbligo.


Chiudo commentando meritatamente allo spirito di collaborazione tra le Istituzioni. A questo spirito di collaborazione, ci si tiene talmente tanto che il Consiglio di Zona 3, circa l’esproprio dell’area nel Parco Lambro, ha votato a larga maggioranza una mozione contraria anche nel merito poiché non ne era stato nemmeno informato. Se, come credo, i Consigli di Zona sono anch’essi Istituzioni, bisognerà comunicarlo a qualcuno. Diversamente, cari amici, il sogno di un decentramento forte, che è anche il mio,  rimarrà appannaggio del mondo onirico.


Che l’Assessore Colli ci aiuti.


Un caro saluto,


Antonio Marino

Componente Commissioni Istruttorie

Consiglio di Zona 4

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 5 Apr 2007 - 11:04
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