.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 11 Mar 2007 - 12:32
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Pur riconoscendo moralità all'appello qui riportato tuttavia c'è, oltre alla tolleranza di facciata, anche molta pelosa ipocrisia diffusa e qualche voluta imprecisione nel definire la questione, troppo esemplificata, che andrebbe invece meglio sviluppata affrontando i problemi a 360° e non con una visuale palesemente ridotta e ideologica.

Condivido solo tolleranza e solidarietà nei confronti dei nomadi, meno le altre cose che strumentalmente trasudano da questo appello di parte.

A proposito di storia e richiami storici, sciorinati tanto per intorbidire l'argomento, ne ho un paio anch'io di ricordi storici oltre ai tedeschi:

inglesi: bombardamento di Dresda Firenze tedesca) con bombe al fosforo 
            160.000 morti accertati in una sola notte, 200.000 ipotesi probabile
            (vecchi, donne, bambini, malati e feriti di guerra, città d'arte senza
            rifugi perchè come Roma si pensava non bombardabile)

americani: bombardamento idem su Tokio
                 100.000 morti accertati in una sola notte 
                 (vecchi, donne, bambini, malati e feriti di guerra)
                 sono magnanimo, tralascio le atomiche di Hiroshima e Nagasaki
                 (obiettivi solo civili, che hanno fatto anche più morti... e altre
                  50 città disrutte tra il 75 e il 98% con i loro abitanti...)

(la prossima volta parliamo dei "partigiani-rossi" titini e delle brigate croate ustascja filo naziste, c'è un bel repertorio storico che dovrebbe indurci a maggiori prudenze nel maneggiare la storia come se fosse un "detersivo" o un oggetto "hi-fi" alla moda, o peggio un'arma contundente.

Non esistono guerre buone e guerre cattive, sono tutti criminali di guerra, chi vince non lo è "de jure" e ci racconta la sua storia che tende ad imporre come storia oggettiva, con tanto di trombonesca prosopopea, ma è pattumiera come e forse più di chi perde.

Qualsiasi guerra è immorale, incluso Iraq e Afghanistan.

Dopo più di 60 anni smettiamola con i tedeschi... aumentiamo il tasso di fantasia e di onestà intellettuale nel parlare dei problemi, certo senza dimenticare le tragedie della storia che vanno collocate culturalmente in sedi più appropriate e vanno tramandate ai nostri figli e nipoti affinchè quelle tragedie non si ripetano.

E già che ci siamo facciamo rientrare subito i soldati dall'Afghanistan...e per le citazioni parliamo d'altro per non fare brutte figure cari signori di centrosinistra al governo, e perchè nò, vale anche anche per voi di di centrodestra, tanto ligi alle scelte del governo precedente, tutti indistintamente ben abbracciati e solidali.

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 9 Mar 2007 - 09:10
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