.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 30 Dic 2006 - 10:59
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Al di là di condannabili razzismi e vergognosi raids (incendio del campo tende di Opera) che sono un delitto (penale) contro l'umanità, e altrettanto vergognosi imbonimenti pseudo-solidaristici, frutto di automatismi pelosi ideologici più che di imprescindibile raziocinante solidarietà sociale e di civiltà, mi pongo due semplici domande:

(A)  dove trovano le risorse i Nomadi per il loro sostentamento?
(B)  c'è qualcuno che riesce a rispondere con onestà intellettuale e rigorosa informativa senza “contar balle” a questa domanda?

Per sgombrare il campo da prevedibili risse ideologiche, un dejà vu pagato di persona sulla mia pelle, ricordo che non assicurare un ricovero nel pieno dell’inverno a chi ne ha bisogno, qualunque sia la categoria dei bisognosi, è solo ed unicamente vigliacco sadismo ed un grave delitto di natura sociale contro l'umanità ed i suoi innegabili diritti. Concludo sottolineando che tutti gli esseri umani indistintamente hanno anche dei doveri, inclusi i Nomadi, dimenticarselo è altrettanto disonesto sopratutto intellettualmente.
Tre desideri per il 2007:
(1) riusciremo a non vedere più nelle strade di Milano bambini nomadi ridotti in schiavitù a  chiedere l'elemosina?
(2) riusciremo a capire quale integrazione è possibile tra i Nomadi e la nostra società e a ridurre le inevitabili frizioni di oggi e a lavorare per realizzarla?
(3) riusciremo a rispettare anche chi ha paura (talvolta sono gli anziani soli i più deboli ed indifesi), con cognizione di causa, della vicinanza di un campo Nomadi senza schiumare scompostamente per il disprezzo?
La solidarietà a senso unico nasconde maldestramente  altrettanto razzismo latente, alimento per allungare l’agonia alle schegge impazzite delle ideologie residuali, in troppo lenta ma predestinata decomposizione.
Se vogliamo fare della solidarietà, sia essa cristiana o laica, il mattone primario per la costruzione della società civile ideale, dobbiamo stare attenti a non tirare in faccia questi mattoni ad una parte dei cittadini che troppo spesso vengono ingiustamente tacciati di razzismo con irragionevole dovizia di colpevole superficialità e strabismo ideologico incallito.
ENRICO VIGO