.: Discussione: Nomadi a Milano: che fare?

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 10 Gen 2007 - 21:18
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Caro Ramella, trovo un po' troppo sbrigativa e semplicistica la sua dissertazione, evidentemente le cose stanno diversamente, se fosse stato così semplice come da lei descritto il problema non esiterebbe, mentre il problema è 1000 volte più complesso di quel che appare.

I Nomadi sono tutelati da chiare leggi internazionali, da molti anni, ma sopratutto sono esseri umani, pertanto il trattare queste problematiche deve sempre consigliare prudenza e riflessioni, la questione è delicatissima, ed irrinunciabile conoscenza della materia dal punto di vista giuridico-sociale, e umantario che non guasta.

Certo dobbiamo aiutare il processo di emancipazione di queste comunità, che vivono con regole molto diverse dalle nostre e per noi spesso inconcepibili, e limare gli eccessi intollerabili (educazone dei bambini e condizione della donna in queste comunità).

La nostra civiltà ha il compito di fare da guida, non sarà un processo nè facile nè breve, dobbiamo partire dal chiedere il rispetto di un minimo di regole, semplici e irrinunciabili in fatto di sicurezza, igiene e rapporti sociali dentro la la loro stessa comunità, e poi costruire con pazienza e tempi lunghi un processo virtuoso di relazioni possibili tra la comunità dei nomadi e la nostra, rinunciando ai facili isterismi e alla scorciatoia incivile della giustizia sommaria per risolvere i contrasti.

Il problema è antico ed il fatto che ci siano leggi molto datate  a tutela dei nomadi ci deve far riflettere sul fatto che sono molte generazioni che il probema è alla ribalta nella nostra società, e già qualcuno ha tentato di risolverlo, nel bene o nel male, probabilmente senza riuscirci.

Enrico N. Vigo
In risposta al messaggio di Paolo Ramella inserito il 10 Gen 2007 - 11:28
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