.: Discussione: Morti per Smog, a Milano

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Giovanni Gronda

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Inserito da Giovanni Gronda il 12 Gen 2008 - 00:08
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Mi permetto di allegare un articolo che ho scritto qualche mese fa per "Il Rile", un bellissimo mensile di Muggiano, qui in zona 7.
Se a qualcuno può interessare leggerlo...I miei pneumologi l'hanno letto e hanno avuto commenti positivi, per cui non credo di aver scritto inesattezze!
Sperando possa contribuire al dibattito e a svegliare le coscienze.
ciao. GG

Respirare in città

 

L’amore non ha niente a che vedere con il cuore, un organo ripugnante, una specie di pompa fradicia di sangue. L’amore stringe prima di tutto i polmoni. Non bisogna dire ‘ho il cuore a pezzi’, ma ‘ho i polmoni soffocati’. Il polmone è l’organo più romantico(…)” (Frédéric Beigbeder – “Lire 26.900” – Feltrinelli)

 

Non sapevo cosa fosse l’asma, né quanto grave fosse il problema delle malattie respiratorie.

Sono arrivato fino a 30 anni senza mai pormi questi problemi o quello delle allergie.

Poi un giorno prendo una bronchite che non passa e allora vado da un pneumologo. Analisi, test allergologici , prove spirometriche (in sintesi soffiare in un tubo) e scopro una cosa: sono un asmatico allergico. Allergico agli acari della polvere, o meglio agli escrementi e ai prodotti di quell’animaletto di pochi millesimi di millimetro.

La mia vita cambia e devo incominciare a vivere con la schiavitù di avere sempre in giro con me il mio farmaco per inalazioni. Probabilmente sono stato sempre allergico ma l’ho scoperto tardi.

Succede così che incomincio a informarmi sulle malattie respiratorie in genere e scopro delle cose sorprendenti.

Ad esempio scopro che, secondo un rapporto dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle 13 maggiori città italiane muoiono 8820 persone all’anno per patologie respiratorie dovute al PM10: faccio due conti e siccome nelle 13 maggiori città italiane vivono circa 9 milioni di persone e a Milano 1 milione e 200 mila, scopro che a Milano muoiono circa 1000 persone all’anno per il PM10: sono 3 persone al giorno morte solo a Milano. Allora guardo i dati che mi dicono che il 50% delle emissioni di PM10 è dovuto al traffico e solo il 25% ai riscaldamenti, a differenza di quanto spesso ho sentito dire nei telegiornali o ho visto riportato sui giornali. 1,5 morti al giorno a Milano per le emissioni delle auto.
La letteratura sul tema attesta un aumento del 25% dei casi di asma nelle aree più inquinate. Inoltre, è provato che il numero di morti per tumori polmonari e malattie cardio-vascolari è direttamente proporzionale ai livelli di particolato fine disperso nell’aria. E così altri morti e non è bello pensare a queste cose ogni volta che ti manca un po’ il respiro.

Scopro poi che l’aspettativa di vita di chi vive in un luogo trafficato cala di un anno e mezzo rispetto alla media.

Ma poi vado oltre ancora, e tra una cura in ospedale e i farmaci presi quotidianamente scopro dati quanto mai terribili: la rinite allergica colpisce il 23% della popolazione, l’asma bronchiale il 5% e sempre di più i bambini; entro il 2020 le malattie respiratorie saranno la 3a causa di morte nei Paesi occidentali. Pochi sanno cosa sia la BPCO eppure la Bronchite Polmonare Cronica Ostruttiva è la 4a causa di morte nei paesi industrializzati.

Certo gli italiani, fuorviati dalle notizie degli organi di informazione, non hanno la dovuta paura di questo male: sono terrorizzati per pochi morti di influenza aviaria dall’altra parte del pianeta ma ignorano che lo smog delle nostre auto e dei tir ci uccide poco a poco. Noi, i nostri cari eccetera.

Ma tutto sommato i morti sono solo un aspetto del problema: solo chi vive a contatto con una malattia come l’asma allergico sa quanto limitativo possa essere vivere sempre con un farmaco in tasca e con la paura in testa.

Solo chi prova tutti i giorni ad avere il respiro affannato può capire quanto sia bello respirare senza pensarci: un milione di volte più bello della più bella sensazione che abbiate mai provato nella vostra vita.

La medicina offre diverse possibilità di diagnosi preventiva: test allergologici e soprattutto la spirometria; esami semplici e in nessun modo invasivi che si fanno regolarmente in qualunque ospedale e che potrebbero ridurre il rischio di vivere il resto della vostra vita come un incubo.

L’arma vincente contro questo flagello, è però quella ovvia della riduzione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto a motore su gomma, valorizzando quelli con minore impatto sulla qualità della nostra aria (tram, metropolitana, treno, bicicletta).
Giovanni Gronda
In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 26 Dic 2007 - 11:14
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