.: Discussione: Morti per Smog, a Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Maggio 2007 - 11:18
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da http://www.vivere.milano.it/


Smog record, la scoperta dei ragazzi

Di Cesare Fracca ( 09/05/2007 @ 11:07:56, in Generale, letto 2 volte)

Cari amici,
un importante esperimento ha finalmente confermato quanto tutti noi cittadini sappiamo da anni.
Sull'inquinamento di Milano CI HANNO SEMPRE MENTITO.
Le polveri sottili a Milano sono 20 volte sopra i limiti : lo dimostra una analisi seria di ciò che respirano i nostri ragazzi.
Viene da dire VERGOGNA a tutte le amministrazioni, le ASL , l'ARPA, la regione che ci stanno avvelenando da anni.

Ecco di seguito l'articolo di oggi del Corriere della Sera.


Picchi venti volte sopra i limiti

Smog record, la scoperta dei ragazzi

Progetto pilota della Ue sulle polveri leggere. «Fotografato» il percorso dai banchi a casa. Studenti con le centraline nelle borse

Alla fermata dell'autobus l'aria è avvelenata. Dieci volte sopra la soglia. In motorino, in mezzo al traffico, il livello di smog è ancora peggiore. Se poi si accende una sigaretta in casa, le polveri possono schizzare fino a venti volte sopra i limiti. Le soglie le ha fissate l'Organizzazione mondiale della sanità: il Pm 2,5, le polveri sottilissime sospese nell'aria, quelle più pericolose perché penetrano più a fondo nei polmoni, non dovrebbero superare i 25 microgrammi per metro cubo come media giornaliera. Tre classi di studenti milanesi, volontari nel progetto Eurolifenet della Comunità europea, durante lo scorso inverno hanno indossato delle centraline portatili per la rilevazione dell'inquinamento (lo strumento era in un borsello che i ragazzi portavano a tracolla). I risultati sono una fotografia aggiornata al minuto dell'aria che hanno respirato. Sotto il 25, limite per la tutela della salute, i livelli di smog non sono mai scesi. Neanche per mezz'ora. Al contrario, sono arrivati a picchi di 200 o 300. In qualche caso 500. È una scoperta. L'apertura di un inedito campo di studio per gli scienziati. E una fonte di nuove preoccupazioni per i cittadini.

Fino a oggi le istituzioni hanno ragionato sulle medie giornaliere registrate dalle centraline fisse, che sono però lontane dall'aria realmente respirata quando si esce di casa, andando al lavoro, nelle aule delle scuole. È quella che gli esperti chiamano «esposizione personale». Un esempio: il 17 novembre scorso la media di Pm2,5 a Milano è stata sotto i 100. Ma lo studente dell'istituto Feltrinelli che quel giorno aveva la centralina addosso, camminando verso la scuola, ha respirato polveri superiori a 200. «Dire che l'inquinamento si diffonde in tutta la Pianura Padana ed è uguale dappertutto — attacca Paolo Crosignani, oncologo ed epidemiologo dell'Istituto dei tumori di Milano — è stato un pretesto per non fare nulla». Bisogna partire da un dato: secondo la Comunità europea le polveri sottili — prodotte dallo scarico delle auto e dai riscaldamenti — nella Pianura Padana riducono l'aspettativa di vita di 36 mesi. Ecco perché l'esperimento, con l'associazione «Genitori antismog» e il Centro di ricerche di Ispra, è partito proprio da Milano. Città sulla quale pende una procedura di infrazione europea per aver superato le soglie di smog già da due anni.

I giorni di inquinamento sopra i limiti, stabilisce la direttiva comunitaria, non dovrebbero essere più di 35 nell'arco dei dodici mesi. Lo sforamento a Milano è macroscopico: 151 giorni fuorilegge nel 2005, 149 nel 2006. La procedura potrebbe sfociare in una condanna. Le multe sarebbero pesanti. Anche se la stessa Milano, dopo anni in cui l'allarme è stato minimizzato, ad ottobre partirà con il ticket antismog per le auto che entrano in centro (come ribadito ieri dal sindaco Letizia Moratti). L'esperimento degli studenti milanesi è in corso a Lisbona e in altre città europee. I «Genitori antismog» sperano: «Ci auguriamo che le istituzioni accolgano i dati forniti dalla società civile e agiscano di conseguenza». La sfida del futuro è valutare le ripercussioni sulla salute di esposizioni brevi a picchi di smog molto elevati. «Per allergie, bronchiti e asma — spiega Giovanni Invernizzi, immunologo della "Tobacco Control Unit" dell'Istituto dei tumori — si verifica un immediato riacutizzarsi dei sintomi». Per non parlare del fumo. Il 14 novembre uno studente rientra in casa per pranzo. C'è qualcuno che accende una sigaretta. In pochi minuti le polveri schizzano a 550.

Gianni Santucci

09 maggio 2007

In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 6 Dic 2006 - 08:27
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