.: Discussione: La città di Milano non rispetta i patti relativi ai Box-Parking sotterranei in Zona 6

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 5 Dic 2006 - 13:29
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Gentile Sig. Vigo,
condivido in toto le Sue considerazioni.
Purtroppo l'inerzia dell'Amministrazione centrale riguarda non solo la zona 6, ma tutte le zone di Milano.
Contravvenendo alle più elementari regole della partecipazione, le scelte delle localizzazioni sono piovute dall'alto senza alcuna verifica sull'idoneità delle medesime, anche dal punto di vista geologico (vedi progetto di via Canaletto dove la falda è a meno di 10 metri dalla superficie) e statico degli edifici circostanti.
Le localizzazioni non sono state condizionate all'idoneità dei luoghi e alle effettive necessità dei residenti della via.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: disagi per anni ad abitanti non interessati dagli scavi (nella maggior parte dei casi i soci prenotatari delle cooperative che si sono aggiudicate l'area non abitano nella via e neppure nelle immediate vicinanze) e danni (crepe, distacchi di calcinacci e di pareti, infiltrazioni, rotture delle fogne ecc.) agli edifici "frontisti" (gravissimo è il caso degli edifici di via Ampere/via Compagni), non solo a causa della maldestra esecuzione dei lavori, ma anche per la scelta delle metodologie di scavo più economiche e quindi anche meno sicure: vedi tiranti sotto le case (... ma con quale autorizzazione invadono la proprietà altrui?!?!), anziché il ricorso al metodo "top down" ecc.
La gestione nel suo complesso del "piano parcheggi" del Comune di Milano è stata -ed è tuttora- troppo superficiale e, purtroppo, al momento nessuno ha sinora risposto -anche dinnanzi all'autorità giudiziaria- del suo operato.
Last but not least la responsabilità dei Consigli di Zona: quanti nella precedente consigliatura hanno espresso parere NEGATIVO alla realizzazione di questo o quel parcheggio per le tante carenze di documentazione ecc.
 I cittadini non si devono dimenticare di avere nei loro governanti, sia a livello comunale sia a livello zonale, degli interlocutori  istituzionali, degli amministratori pubblici che hanno il potere di decidere, se vogliono, nel rispetto della volontà dei cittadini.
Perché le istituzioni invece di migliorare e semplificare i problemi ai cittadini ne creano dei nuovi a causa della cattiva gestione del bene pubblico? Il numero di comitati costituitisi a Milano non Pro qualcosa, ma Contro qualcos'altro (i box  i poli della moda, dell'innovazione ecc.) dimostra l'incapacità di questa amministrazione di giungere a scelte condivise non solo con i poteri "forti" dell'economia , ma anche  e soprattutto con la cittadinanza che quelle scelle scelte dovrà subire sulla propria pelle, ossia nel suo quartiere, nel suo territorio.
Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3 sia
Capogruppo
Uniti con Dario Fo per Milano
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 1 Dic 2006 - 07:40
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