.: Discussione: Quadrante est-Milano, la città cresce vorticosamente e il METRO'?

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonella Fachin

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonella Fachin il 16 Maggio 2010 - 18:18
accedi per inviare commenti
La preoccupazione di Enrico Vigo era pienamente legittima... sono passati quasi 4 anni dall'apertura di questo post e siamo ancora dietro a parlerne senza alcuna prospettiva.

I finanziamenti sono stati negati anche per i prolungamenti delle metropolitane 2 (da Cologno Nord a Vimercate) e 3 (da San Donato a Paullo).

Il loro prolungamento, così come la costruzione delle metro 4 e 5 e....n,  resta tuttavia una delle poche soluzioni per ridurre il numero di veicoli in ingresso in Milano, al fine di combattere traffico e smog.
Del resto fino a quando i trasporti pubblici non saranno diffusi e competitivi in termini di tempo rispetto all'auto privata, i cittadini, i lavoratori saranno costretti a usare il mezzo più rapido.

Sono particolarmente amareggiata dalla miopia di questo governo, seguito da quello di Milano che pensa di poter realizzare un tunnel di 14 km da Linate a Rho, facendo pagare il transito a 13 e passa euro!!!


Non mi sembra infatti che questo governo sia il governo del fare! ed è illusorio dare sempre la colpa alla crisi... altrimenti dobbiamo ammettere -al contrario di chi dice che la crisi non c'è- che siamo in crisi da almeno 4 anni (2006-2010)!
E' di tutta evidenza la debolezza progettuale e programmatica di questi governi incapaci di realizzare infrastrutture di trasporto pubblico al servizio di una mobilità non congestionante e non inquinante...pare che i soldi ci siano solo per strade, superstrade, autostrade...tutto il contrario di ciò che succede nei paesi del Nord Europa, Germania in primis.... sono Governi del secolo scorso ancora convinti che il paese possa crescere nel boom di auto, strade, grandi opere ecc.
A mio parere possono avere futuro solo una economia diffusa e infrastrutture volte a favorire la mobilità pubblica, in maniera sostenibile.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
-----------------------------------------
UN ALTRO COLPO DI SCURE
E Tremonti nega i finanziamenti anche per i prolungamenti per le linee 2 e 3 della metropolitana

Dopo aver respinto per due anni le richieste del Sindaco di Milano che ha inutilmente sperato in un allentamento del patto di stabilità almeno per le spese relative alle infrastrutture necessarie all’Expo, Tremonti ha gelato anche l’Assessore regionale alla mobilità. Questa volta sotto la scure del superministro dell’economia sono finiti i prolungamenti delle metropolitane 2 (da Cologno Nord a Vimercate) e della 3 (da San Donato a Paullo).
Di queste opere si parla da quasi vent’anni; esistono accordi di programma tra gli enti locali interessati (come nel caso del prolungamento della MM3) e soprattutto rappresenterebbero (se si esclude il troncone della MM2 che arriva fino a Gessate) la prima seria proiezione della rete metropolitana oltre i confini di Milano su assi di penetrazione molto congestionati.
Le due direttrici di comunicazione tra Milano e il suo hinterland sulle quali dovrebbero avvenire i prolungamenti della MM2 e della MM3 sono infatti tra le più trafficate, eppure dal Ministero di via XX settembre fanno sapere che i fondi ci sono appena per i progetti preliminari, in tutto 14,6 milioni di euro, ma dopo questa fase nessuna certezza.
Nei fatti, nonostante le richieste degli enti locali, dei comuni coinvolti (soprattutto quelli interessati al prolungamento della linea 3 ormai soffocati dal traffico sulla Paullese) e della stessa Regione Lombardia, più passa il tempo più –al di là dei meri progetti preliminari– queste opere diventano un miraggio.
Si prenda il caso della linea 3: si iniziò a parlare di prolungamento fino a Paullo alla metà degli anni ’90, non si è mai andati oltre un accordo di programma e intanto sul possibile tracciato (San Donato, Peschiera Borromeo, le frazioni settentrionali di Mediglia e ancora oltre) negli ultimi dieci anni sono fioriti palazzi, capannoni, centri commerciali con la logica conseguenza che quella che avrebbe potuto essere originariamente una linea di superficie (come la linea 2 fino a Gessate)  dovrà essere necessariamente interrata con un esplosione dei costi.
Dal canto suo il Pirellone ha vantato come un successo i quasi quindici milioni di euro che dovrebbero arrivare per i due progetti preliminari, poiché senza questo passaggio i due prolungamenti sarebbero stati definitivamente archiviati.
Resta evidente il fatto che a meno di cinque anni dall’inaugurazione dell’Expo e con un Piano di governo del territorio in discussione a Palazzo Marino che vagheggia mezzo milione di abitanti in più per Milano entro vent’anni il nodo delle infrastrutture di trasporto pubblico piuttosto che dipanarsi si fa sempre più intricato.

B.P.
 
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 29 Nov 2006 - 07:47
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]