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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Martedì, 28 Novembre, 2006 - 13:37

Municipalità e partecipazione: un altro decentramento possibile

Volevo informare che sul blog personale del consigliere Alessandro Rizzo, capogruppo della Lista Uniti con Dario Fo per Milano, è aperta e attiva una sezione/capitolo dedicata al tema della "partecipazione" municipale. Roma diviene sempre di più, per qualsiasi area metropolitana italiana il simbolo per antonomasia della partecipazione e della condivisione dei processi decisionali in merito al governo del territorio. A Milano diversi sono i tentativi, possiamo dire non di fonte governativa, ma, bensì, di fonte istituzionale periferica, nonchè di iniziativa di alcuni consiglieri comunali, dove si attua la condivisione delel scelte in merito soprattutto agli oneri di urbanizzazione di importante impato sociale e collettivo riguardanti opere pubbliche di qualità e di interesse comune: è un tentativo, questo, molto timido, fortemente prodromico e possiamo dire pionieristico nella garanzia di uno sviluppo della partecipazione al laboratorio di governo del territorio. In una delle mie interrogazioni ho sottoposto la questione, invitando il Consiglio di Zona 4 di Milano a provvedere a istituire e a dare compimento a questo operato, a questa buona pratica democratica di governo. Volevo sottolineare che da 3 anni si è costtuita la Rete del Nuovo Municipio: è una realtà, questa, molto interessante perchè mette in relazione esperienze di governo e pratiche di buona amministrazione condivisa presenti sul territorio italiano, valorizzandole e cercando di promuoverle, relazionando le diverse amministrazioni e i diversi organi consliari preposti, di diverso livello, da quello regionale a quello municipale. Una sezione è dedicata a due aspetti particolarmente interessanti di pratica amministrativa, che hanno avuto conseguenze legislative e di proposta di atti che potessero statuire questa modalità di percorso democratico reale e diretto: un dossier particolare su Roma, la sua riforma istituzionale del decentramento, che vede Municipi reali con funzioni amministrative e deliberative incisive e decisionali vincolanti; un dossier sulla Regione Toscana dove è in corso l'approvazione e la discussione di una proposta di legge sulla partecipazione, attivandola come forma istituzionale ufficiale e imprescindibile per il prosieguo delle attività amministrative del territorio. Come consigliere ho proposto anche, nella stessa visione poliica fortemente innovativa, che tende a eliminare ogni sterilizzazione del processo decisionale basato sul mero e fine a sè stesso principio di "delega", ossia il porre in essere un principio di rappresentatività che non sia ricco e denso di una pratica di periodica e continuativa verifica dell'operato consliare, nonchè di una messa in azione di canali atti a garantire una reale partecipazione e incisione nelle scelte deliberative degli organi preposti, da parte della cittadinanza, delle associazioni e dei comitati che vivono la microrealtà politica della zona, del municipio. Appongo e propongo questa discussione, invitandovi ancora una volta a visitare il blog personale all'indirizzo http://www.comunalimilano2006.it/?q=blog/172/ , nel momento in cui si profila una discussione della revisione dell'attuale regolamento sul decentramento amministrativo per Milano, che vede naturalmente e necessariamente interessati in primo luogo i Consigli di Zona, azzonati, ridefiniti nella loro dimensione solamente ed esclusivamente geografica, attualmente parlando, con una caratteristica territoriale che potrebbe essere delineata come "dimensione muncipale". La struttura geo istituzionale oggi esistente è talmente vasta che comprende sistemi sociali e realtà economico civili complesse richiedenti interventi in misura di provvedimenti politici fortemente vincolanti, sorpassando lo sterile potere attribuito ai Consigli di organi consultivi e non decisionali, e creando le condizioni di una partecipazione reale della cittadinanza nell'occasione di discussione sui provvedimenti che riguardano la propria realtà, la propria vita quotidiana, la propria dimensione civica. Vorremmo sapere innanzitutto, come Capogruppo della Lista Uniti con Dario Fo per Milano in Consiglio di Zona 4 di Milano, se - il Comune ha previsto commissioni e audizioni aperte alla partecipazione dei Consigli di Zona, nelle figure rappresentative delle rispettive presidenze, alla fase di discussione e di effettuazione della riforma del decentramento Lucchini, revisionato in pejus secondo lo schema attuativo Gallera, ex assessore del decentramento; - quale è la proposta definita e delineata dall'attuale amministrazione, dall'Assessora Colli, su quali elementi si struttura e su quali basi riformatrici si definisce; - si prevede oltre a funzioni di natura decisionale primaria e non ripartita anche autonomie di genere amministrativo ed economico, grazie alla partecipazione diretta, sentiti i pareri, le indicazioni e gli indirizzi, sotto forma di delibere, dei Consigli Circoscrizionali rispettivi; - si provvede, nella fase di riforma e revisione del regolamento, ad anticipare, come direzione dei servizi e come asessorato, preposto alla fase di proposta politica amministrativa, canali di coinvolgimento dei Consigli di Zona nella fase di assestamento del bilancio e nella fase di definizione dei fondi da destinare ai 9 consigli di zona presenti sul territorio milanese. Io credo che siamo ancora all'inizio della fase di eale decentramento MUNICIPALE di un'area METROPOLITANA quale può essere quella di Milano: una fase che ancora non viene definita nelle sue caratteristiche amministrative e politiche peculiari, di cui ancora non si conoscono le basi fondanti, nè i criteri, nè gli obiettivi preposti in modo chiaro e diretto. Il decentramento fino a oggi a Milano oltre a essersi dimopstrato, soprattutto nella fase attuativa, insufficiente e fallimentare, è considerabile come non rispondnete alle necessità del terrtiorio, alla sua dimensione, alla sua nervatura socio - economica complessa. La finanlità dovrebbe essere quella di dare a Milano una connotzione METROPOLITANA, con un'integrazione municipale e autonoma delle diverse realtà cittadine e comunali presenti sul territorio provinciale, con poteri che possano essere definibili come orizzontali nel senso verticale a quelli destinati alle attuali regioni: è il modello di Roma proponibile nella nostra dimensione urbana complessa e fortemente popolata. A Roma il percorso è in atto da alcuni anni ed è fortemente direzionato nel senso di costruzione di un Ente territoriale con poteri decisionali di natura regionale, definito nel futuro territorio della "Capitale". Milano non può essere da meno e non può perdere tempo nella costruzione di questo naturale e conseguente percorso. Un cordiale saluto Alessandro Rizzo Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano Consiglio di Zona 4 Milano