Carissimo stimato collega Bombonati,

PRIMA DI PARLARE DI LETTERATURA GIURISPRUDENZIALE, 

credo di potere essere efficace chiarendo a TUTTI coloro che non ne fossero a conoscenza, che l'articolo 51 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali D.lgs.267 del 18.08.2000 (divieto del terzo mandato consecutivo per i SINDACI) dice:

1. che il SINDACO e il consiglio comunale durano in carica 5 anni;

2. che chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco NON è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rielleggibile.

3. che TUTTAVIA E' CONSENTITO UN TERZO MANDATO CONSECUTIVO SE UNO DEI DUE MANDATI PRECEDENTI HA AVUTO DURATA INFERIORE A DUE ANNI, SEI MESI E UN GIORNO, PER CAUSA DIVERSA DALLE DIMISSIONI VOLONTARIE    

A questo punto non è possibile non sottolineare che il consiglio circoscrizionale non è un ente locale e che il Presidente del Consiglio Circoscrizionale non è un Sindaco.

Dipende se si ritiene possibile interpretare analogicamente quanto sopra per farne un'applicazione nei confronti della nostra questione, ritenendo una zona come la zona 6 (di ben 150.000 ab.!!!), paragonabile a un comune.

Ma il problema è che, per fare una paragone cattivello, anche il più piccolo comune d'Italia ha più poteri di tutti i consigli di Zona (e relativi Presidenti) di tutta Milano. Difficile sostenere la tesi del paragone comune-cdz....

Per quanto riguarda la letteratura giurisprudenziale a cui fai riferimento, scusami Bombonati, io non ne sono proprio a conoscenza: e non credo che ne esista, soprattutto riguardante un Presidenti di Consiglio di Zona.

Secondo il mio modesto parere, infine, ritengo che un mandato sia un mandato.

Cordialità 

Fabrizio Prati