Gent.le Sig. Vigo, innanzitutto piacere di conoscerLa!!!

E' da tempo che mi limito soltanto a leggere le sue acute affermazioni, apprezzando soprattutto il fatto che un cittadino si interessi ad una questione del genere, apparentemente di scarso interesse, dal momento che riguarda un Consiglio di Zona di Milano, organo istituzionale che i cittadini poco conoscono, poichè non ha una reale capacità autonoma di intervenire incisivamente nelle piccole e/o grandi questioni e problematiche della nostra amata città.

Ma a questo punto, considerata la mia competenza giuridica al riguardo, la mia allergia alle ipocrisie e ingiustizie, nonchè il mio amore per la trasparenza nei confronti dei cittadini, le fornisco alcune utili informazioni, dal punto di vista formale, riguardo alla c.d. "sentenza del TAR Lombardia"...

E, pur ricoprendo la carica di consigliere di zona, mi impegno a scrivere senza interesse politico, ma solo come giurista.

Per chiamare gli atti col loro nome, innanzitutto, non si tratta di una sentenza, ma di una semplice ORDINANZA.  

In sostanza, riguardo all'eventuale ineleggibilità di Massimo Girtanner, il TAR, per ora, non ha ritenuto urgente prendere  una decisione definitiva. 

Il TAR  ha semplicemente emesso un'ordinanza con la quale ha respinto la domanda, presentata in via incidentale, di sospensione dell'esecuzione della delibera del Consiglio di Zona 6 con cui è stato eletto Presidente il sig. Girtanner.

Quindi il TAR per ora si è limitato a un sommario esame della fase c.d. cautelare del procedimento, ed ha respinto, in poche parole, l'urgenza di far decadere il Presidente.

Forse la decisione nel merito del TAR arriverà fra molto tempo, tuttavia, in conclusione, IL RICORSO E' ANCORA PENDENTE.

Per dare un modesto parere al riguardo, come laureato in Giurisprudenza con una tesi in diritto amministrativo, ritengo che il TAR  non annullerà la delibera del CDZ 6 "incriminata", in quanto l'interesse legittimo a ricorrere all'organo amministrativo in questione, secondo le regole generali (alle quali è comunque possibile derogare), deve essere PERSONALE E INDIVIDUALE (il ricorso è stato presentato dai singoli consiglieri di minoranza).  

Considerata la scarsa importanza (per i cittadini e le istituzioni milanesi) che ha, allo stato (finchè il Sindaco Moratti non cambierà le cose come ha promesso), un consiglio circoscrizionale di Milano (e quindi un Presidente di Zona di Milano), non credo che in questo caso il TAR accoglierà una nozione di interesse legittimo più aperta alle istanze sociali di tale ente esponenziale rappresentativo.

Cordiali Saluti
Dr. Fabrizio Prati

(www.fabrizioprati.com)