.: Discussione: Lavori per MM2-Assago, migliaia di alberi sacrificati, rimpiazziamoli

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 6 Gen 2007 - 15:51
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da ViviMilano - caso del giorno 

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/01_Gennaio/06/caso.shtml

 

Difendiamo i nostri alberi. Sono un bene della città


Caro Schiavi, a furia di sentir parlare di smog, e di respirarlo, mi è venuta l’idea di dare un segnale di maggior attenzione agli alberi e al verde della città. Insegno in una scuola media e in ottobre vorrei ripristinare l’antica usanza della semina di una o più piante con i ragazzi di seconda con i quali stiamo avviando un percorso di educazione ambientale. Una volta c’era la festa degli alberi e i bambini recitavano una poesia a tema. Non mi prenda per matta, ma mi piacerebbe che il «Corriere» desse conto dell’iniziativa per spingere altre scuole a sensibilizzare gli studenti, affinché la cura del verde rientri nella nostra cultura. Da anni non vedo troppi segnali per essere ottimista.


Laura Panzeri


Gentile professoressa, il 31 ottobre è passato, ma il prossimo anno verrò volentieri alla semina degli alberi della sua seconda, magari con un poeta, e ricorderemo insieme il Carducci dei «cipressi che a Bolgheri / alti e schietti / van da San Guido/ in duplice filar...». Non ci prenderanno per matti e se anche fosse ce ne infischieremo, perché reinsegnare ai bambini e ai ragazzi l’amore per gli alberi e per il verde è un atto di civiltà che non possiamo demandare soltanto a qualche cartone animato della Disney. Il verde pubblico non è diminuito a Milano, anzi, le cifre ci dicono il contrario: la percentuale di verde da 10 mila metri quadrati è passata a diciottomila con le giunte Albertini e va detto che anche la gestione dei parchi è di gran lunga migliorata, in centro e in periferia. Ma certi calcoli numerici sembrano fatti più sulla carta che sulla realtà, perché il piano parcheggi e la cantierizzazione di ogni spazio urbano per ricavarne il massimo di cubature per immobili e supermercati non si fa scrupoli negli abbattimenti: e quando un albero non c’è più, ci vogliono decine di anni perché si possa rimpiazzare. Gli alberi di Milano, soprattutto quelli storici, perché sempre più scarsi sono diventati un bene prezioso. È per questo che incoraggio iniziative come la sua; e se altre scuole lo faranno sono invitate a segnalarcelo. È rimasta quasi inapplicata la legge del ’92 che porta il nome del ministro Rutelli, «Un albero per ogni neonato ». Dovrebbero farsene carico i consigli di zona, che con le scuole potrebbero collaborare per una vera festa degli alberi in città. Un certo ottimismo ci viene dalla Provincia, che ha raccolto la proposta di Stefano Boeri, fatta sul «Corriere », di realizzare un grande bosco attorno a Milano. Un parco orbitale, l’avevano chiamato i trentaquarantenni del movimento Viveremilano, i primi a lanciare l’idea. E a proposito di varietà, per farsi un’idea degli alberi di Milano è fresco di stampa un bel manuale curato da Giorgio Ceffali e Felice Raposso, guardie ecologiche e divulgatori ambientali: hanno censito e preparato le schede di 130 specie offrendoci la possibilità di riconoscere le piante che abbiamo sotto casa. Si intitola «Gli alberi di Milano» e io l’ho divorato in una notte scoprendo che in piazzetta Sant’Eufemia c’erano dei bellissimi cipressi californiani e che una sequoia è presente nei giardini di via Palestro. Più che un manuale è un atto d’amore verso gli amici alberi. I due autori, da nonni, l’hanno dedicato a tutti i nipotini delle scuole milanesi «che tanto ci aiutano ad amare la vita ». E lei non vuole essere ottimista?


di Giangiacomo Schiavi

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 23 Nov 2006 - 06:01
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