.: Discussione: No al termovalorizzatore nel SUD MILANO (Provincia) nel Rozzanese, sì alla PIROLISI

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 2 Lug 2008 - 12:52
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Hai ragione Angelo,

le cose stanno prendendo una piega diversa e sbagliata!

Ahimè... si continua nell'approccio miope di distruggere e di non recuperare le risorse, le materie prime presenti nei nostri rifiuti!!!

Allego copia dell'articolo apparso su "la Repubblica" il 28 giugno scorso.
Che tristi notizie!
L'Amministrazione Provinciale ha deciso di individuare Segrate come sito dove costruire il nuovo forno (!!!).
Il Comune di Milano è deciso NON a fare raccolta differenziata come si deve -portando il misero 35% a valori del 60-70-80%- MA a realizzare un altro forno delle dimensioni di Silla 2 (500.000 tonnellate) in un'area di proprietà del Comune di Milano tra Milano, Opera e Rozzano.
Negli altri paesi industrializzati non si costruiscono nuovi forni noi che siamo la punta di "eccellenza" e "modernità" dell'Italia cosa facciamo? ne costruiamo 2 nellhinterland di Milano !!!
Ok, chiamamoli "termovalorizzatori" perché si produce un po' di energia... (ma come siamo bravi a coniare nuovi termini e a soffermarci più sulla forma che sulla sostanza!) ... quando potremmo invece risparmiare molta più energia di quella prodotta con questi nuovi forni evitando -grazie al recupero e al riciclo dei materiali recuperati- le prime fasi di produzione dei prodotti: la prima fase di produzione del vetro, dell'alluminio, della plastica ecc. e, se tornassimo al vuoto a rendere, anche la seconda fase di produzione delle bottiglie ecc. )

Con i termovalorizzatori che bruciano e trasformano le sostanze in nuove sostanze, alcune molto tossiche (v. diossina) e in particelle infinitesimali che respiriamo con danni ai nostri polmoni (v. nanoparticelle ecc.) che ne sarà della nostra salute?
E l’ambiente?
E il pianeta?
E le risorse naturali, che non sono illimitate?
E le prossime generazioni?!?!? A loro chi ci pensa?!?!?
Queste decisioni che incidono sulla nostra salute e sul futuro delle generazioni dovrebbero essere assunte con reale partecipazione della collettività che, invece, è sempre tenuta all'oscuro, non viene coinvolta, non viene responsabilizzata sulle conseguenze dei diversi stili di vita e non viene sentita.
A quando si avrà forme reali di democrazia partecipata in Comune di Milano e in Provincia?
Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
www.lasinistrainzona.it

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In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 7 Maggio 2008 - 17:17
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