.: Discussione: No al termovalorizzatore nel SUD MILANO (Provincia) nel Rozzanese, sì alla PIROLISI

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 15 Giu 2010 - 08:10
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Da milano.corriere.it:

Il tecnico Amsa: un risparmio di 58mila tonnellate di petrolio l'anno

De Corato, sì al nuovo inceneritore:
«E' un'opera di pubblica utilità»


Ma manca l'intesa sulla localizzazione dell'impianto. Legambiente: «Milano non ne ha bisogno»

MILANO - La Giunta del Comune di Milano ha approvato, in linea di principio, il progetto di un nuovo termovalorizzatore ma si è detta pronta a individuare localizzazioni alternative a quella indicata da Amsa e A2A nel parco agricolo Sud. «Il Comune di Milano - ha affermato il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato - è disponibile a cercare insieme alla Regione, che ha l'onere di autorizzarlo, e alla Provincia, localizzazioni alternative al Parco Sud e a valutare le eventuali differenti soluzioni che dovessero essere proposte, purché compatibili con il sistema di teleriscaldamento». De Corato ha chiarito la posizione dell'amministrazione durante un consiglio comunale straordinario dedicato alle politiche sulla gestione dei rifiuti, al quale hanno partecipato anche il vicepresidente di Legambiente Andrea Poggio e il sindaco di Opera Ettore Fusco, in rappresentanza del fronte del no al nuovo inceneritore, e un tecnico di A2A, Paolo Rossetti, a perorare la causa del progetto di Amsa. Nel ricordare che la realizzazione di nuovo impianto è coerente con il piano provinciale dei rifiuti varato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, De Corato ha difeso l'inceneritore come una «opera di pubblica utilità», visto che renderebbe la città autosufficiente nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e estenderebbe la rete del teleriscaldamento. Eppure sulla contestata localizzazione al parco Sud la Giunta Moratti ha preferito prendere tempo. «La carenza della documentazione non permette - ha detto De Corato - l'espressione di un parere compiuto e motivato sulla realizzazione dell'impianto da parte del Comune». Inoltre il vicesindaco ha sottolineato che il nuovo documento comunale di programmazione urbanistica (il piano di governo del territorio) in fase di approvazione non contempla la realizzazione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti al Parco Sud.

«NON CE N'E' BISOGNO» -
Contro il nuovo inceneritore, i sindaci di tutti gli schieramenti politici della zona Sud (dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore), e Legambiente: il vicepresidente Andrea Poggio ha illustrato al consiglio comunale del capoluogo le ragioni per le quali un nuovo impianto non sia affatto necessario. «A Milano non c'è nessuna emergenza rifiuti - ha osservato Poggio - visto che dei quattro impianti della nostra provincia due lavorano con rifiuti che provengono da fuori e in tutta la Lombardia si importano rifiuti da incenerire». Per Poggio, un nuovo impianto di termovalorizzazione sarebbe quindi del tutto inutile e il progetto di Amsa si fonderebbe su una «vergognosa sottovalutazione delle alternative». Alternative che Legambiente individua nell'aumento del riciclo e nella reintroduzione della raccolta differenziata dell'organico per la produzione di biogas. Se Legambiente ha insistito sulla inutilità di un nuovo impianto, i sindaci del sud di Milano hanno invece contestato duramente, tramite il primo cittadino leghista di Opera Ettore Fusco, l'ipotesi di localizzarlo sul loro territorio. «Nel sud di Milano arrivano sempre solo le opere negative - si è lamentato Fusco - il carcere, i depuratori, i campi nomadi, tutto quello che alla città di Milano dà fastidio».

ENERGIA E CALORE -
A prendere le difese del progetto di Amsa di un nuovo termovalorizzatore della capacità di 400 mila tonnellate annue ci ha pensato il responsabile dell'area tecnica di A2A, Paolo Rossetti. «L'impianto di termovalorizzazione che Amsa intende realizzare - ha osservato - sfrutterà le più avanzate tecnologie e l'abbinamento dello smaltimento dei rifiuti con la produzione di energia e calore raggiungerà un tasso di efficienza dell'80%». La combustione dei rifiuti nel nuovo impianto messa a servizio del sistema di teleriscaldamento farà risparmiare ogni anno, secondo A2A, 58 mila tonnellate di petrolio.

Redazione online
14 giugno 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 14 Giu 2010 - 11:03
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