Serate culturali in ricordo della "Vecchia Milano"


Mostra fotografica "Arti & Mestieri": venerdì 24 novembre, ore 20.30, Sala del Consiglio via Sansovino 9

Spettacolo musicale "Dalla Scala ai Navigli": sabato 25 novembre, ore 21.00, Teatro Gregorianum via Settala 27


“A ti Milan cittaa meravigliosa”, come esordiva in una sua canzone Nino Fausto Rossi, uno fra i più importanti e meno valorizzati cantautori di Milano, “te’n disen ‘dree de tutt i qualità. Che te see brutta, fredda, vanitosa. Lassa che disen, ti dagh minga a trà”e prosegue con :“Ti te see bella e basta. Inutil i comment e manca a fall a posta gh’è bella la toa gent”.
In queste parole sono racchiuse tutte le componenti che hanno accompagnato la vita di Milano, perlomeno da quando ci interessa ricordare.
E’ per questa ragione che “Arti&Mestieri” e “Dalla Scala ai Navigli”, sono due momenti volti a suggellare il percorso storico di una città divenuta metropoli, ma non troppo, di una popolazione che ha prodotto ricchezza industriale ma anche tanta arte, sia quella degli artigiani che quella dei musicisti. Una città capace di passare con estrema agilità dai Pirelli, Breda, Falk, Bocconi, Innocenti, …ecc. alle Case Editrici Musicali come quella di Giovanni Ricordi, piccolo artigiano stampatore di partiture per i teatri (1808), che ha creato quella che, oggi è conosciuta come Casa Ricordi, e che nel tempo è stata la sostenitrice di compositori come Verdi, Donizzetti, Bellini, Rossini e Puccini, per citarne solamente alcuni.
In questo modo, l’anima di Milano, in gran sordina ha percorso gli ultimi due secoli confermandosi un città creativa, sempre positiva nell’operosità dei suoi abitanti che sommessamente ed a testa bassa hanno prodotto bene, sempre.

Ma questi milanesi, chi sono? Tutti coloro che hanno capito Milano, che vivono questa città dentro di loro, con naturalezza e semplicità e così, automaticamente cambia l’anagrafe, quella del cuore. Si, Milano è capace di fare questo, di trasformare i “forestieri”in milanesi a tutti gli effetti, lingua compresa. Qualche esempio? Prendiamo il piccolo D’Anzi, figlio di emigranti pugliesi, Mimmo Dimiccoli, altro “grande dimenticato”, autore de’ “El Barbon di Navili”, anche lui nato in terra di Puglia e divenuto eccellente e milanesissino cantautore.
Una folla di uomini e donne, hanno trovato a Milano il luogo ideale per esprimere il proprio talento, promovendo attività artigiane, industriali e commerciali, fondando case di moda, scrivendo musica, creando case editrici o esibendosi al Derby , in una storia infinita che oggi continua nei ristoranti, nelle TV ed allo Zelig.
Tutti questi insieme, sono i milanesi che sono nati a Milano o che a Milano sono arrivati da ogni dove, che hanno amato questa città, che l’hanno compresa e che l’hanno rispettata.
Perché allora non ricordare e non celebrare la Milano della Signora Maria che abita al secondo piano, nella casa di ringhiera alla Bovisa, che ha sempre un piatto di minestrone messo da parte per il figlio della Signora Ginetta del terzo piano, che ha il marito malato e le camicie che confeziona non bastano a sfamare tutte le bocche?

Perché non ricordare e non celebrare quei milanesi sconosciuti che hanno affollato per decenni il Teatro alla Scala, e che dopo una giornata di duro lavoro, accalcandosi negli spazi più economici, ma di ottima acustica, hanno giudicato con eccellente competenza la qualità di un autore o di un cantante, decretandone il successo o la sconfitta e facendo assurgere il Teatro alla Scala, a tempio mondiale della musica lirica ?
Milano: forza di vivere e di lottare, di continuare a credere che il futuro, anche se indubbiamente portatore di cumuli nembi è, e rimane, il percorso da seguire, la strada ineluttabile sulla quale gli uomini comunque dovranno sempre camminare.

La manifestazione è curata dal Maestro Maurizio Bigatti (Presidente Associazione Coro Ensemble 96), autore di questa presentazione.


Gianluca Boari
Presidente Commissione Cultura,
Manifestazioni e Tempo Libero - Comunicazione
Consiglio di Zona 3